E’ possibile registrare una conversazione senza il consenso? Se si presenta questa specifica fattispecie, potrebbe succedere.
Sempre più spesso ci si chiede se registrare una conversazione sia legalmente perseguibile o meno. Solitamente, infatti, si ha paura di violare la privacy del soggetto registrato, con la paura di sottostare a conseguenze di natura legale: ti forniamo un quadro più chiaro della questione, spiegandoti in quali casi un dialogo può essere o meno registrato.
Registrare una conversazione può essere utile quando si ha il presentimento di essere soggetti ad una pratica scam. Sempre più persone, infatti, vengono adescate e truffate da malintenzionati, volti proprio a rubare loro dati o, addirittura, denaro: registrare, dunque, le chiamate potrebbe rivelarsi probatorio in sede di giudizio. Questa modalità di agire può aiutare molto anche in casistiche decisamente più gravi, come ad esempio stalking o minacce.
Chi ne è vittima, infatti, potrebbe registrare e conservare i propri dialoghi in tribunale per provare le dinamiche in questione. Ma quanto tutto questo è possibile senza ledere la privacy di chi viene registrato? Si può registrare una chiamata o una conversazione senza il consenso di una delle parti? Ti diamo un quadro più chiaro della questione procedendo con la lettura.
Registrare una conversazione, ecco quando è possibile farlo
Registrare una conversazione è possibile: ciò che conta, però, è che sussistano determinate condizioni nel mentre. Ti riveliamo quali sono, nella speranza possano risultare utili a chi è inevitabilmente incastrato nelle dinamiche precedentemente citate e possa, in questo modo, uscirne.
Nel momento in cui si partecipa ad una conversazione, sia dal vivo che telefonicamente, è possibile avviare una registrazione della stessa. Dunque, è tassativo che chi poi dovrà utilizzarla come prova in giudizio partecipi attivamente: per chi, dunque, acquisisce la conversazione successivamente non varrà la stessa dinamica. Ecco un esempio pratico per farti capire meglio la questione.
Se Tizio e Caio partecipano ad una conversazione e Tizio inizia registrarla con il fine di portarla in giudizio, può farlo, anche clandestinamente. La registrazione, infatti, fungerà da prova di un fatto storico: diverso è se Sempronio registra senza consenso Tizio e Caio durante un dialogo con lo scopo di presentare il dialogo in tribunale. Come già chiarito, infatti, soltanto chi è parte integrante della conversazione potrà registrare e fornire la prova della conversazione in giudizio.
E tu conoscevi questo interessante risvolto?