Aria di cambiamenti per la misura molto controversa del Superbonus per l’anno che verrà: vediamo insieme le nuove aliquote, beneficiari e interventi ammessi
La transizione ecologica ed energetica che si sta ottemperando in tutto il mondo per ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera e scongiurare la crisi climatica in atto su nostro Pianeta, comporta tutta una serie di cambiamenti e di riqualificazioni che interessano molti comparti dell’economia mondiale.
Molti i settori coinvolti nel perseguire tale iniziativa e molti gli input governativi volti ad agevolare gli interventi necessari al cambiamento auspicato. La svolta green implica numerose attività per il passaggio graduale alle energie rinnovabili con il progressivo abbandono di quelle derivanti dai carbon fossili, in una nuova ottica che intende sfruttare al meglio le risorse naturali e pulite come il sole, l’acqua e il vento.
L’edilizia green
Uno dei comparti più interessati dal cambiamento verso il green è l’edilizia che si è dotata di una serie di nuovi specifici interventi che riescano a riqualificare gli immobili dal punto di vista energetico. La stessa Europa con la direttiva Case Green ha indicato i parametri entro i quali è necessario stare per rendere gli edifici energeticamente efficienti.
La tecnologia si è subito prodigata sviluppando impianti che possano produrre energia verde e che impediscano il proliferarsi delle emissioni di CO2, rendendo gli edifici sempre più performanti e meno energivori. Molti i lavori di ristrutturazione da effettuare per migliorare l’efficienza energetica delle case e consumare sempre meno energia, producendola in maniera autonoma completamente pulita e meno costosa. Al fine di agevolare tali interventi il governo ha puntato dal 2020 su una misura innovativa che andava in questa direzione il superbonus 110%. Negli anni l’incentivo è stato più volte modificato, rimodellato e ridimensionato per contenere la spesa eccessiva sostenuta dallo Stato.
Superbonus 2025
Il Superbonus è una misura che consente di riqualificare gli immobili al fine di renderli più efficienti dal punto di vista energetico andando incontro alle nuove direttive imposte dall’Europa. Nel tempo la misura è stata modificata e rimodulata poiché considerata troppo esosa per le casse dello Stato ed oggi si è arrivati a nuove definizioni di aliquote, beneficiari e interventi ammessi.
Le novità per il 2025 sono la riduzione dell’aliquota al 65% e l’obbligo di ottenere un incremento significativo per l’efficienza energetica dell’immobile, arrivando ad ottenere un avanzamento di due categorie nella classificazione energetica dell’immobile con la relativa Attestazione di Prestazione Energetica rilasciata dal tecnico competente. Gli interventi da effettuare sono relativi all’applicazione di materiali isolanti, come il cappotto termico, su minimo il 25% della superficie esterna dell’immobile, con un tetto massimo di spesa di euro 50mila.
Inoltre sono ammessi gli interventi di ammodernamento o sostituzione dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento come pompe di calore, caldaie a condensazione e pannelli solari. I beneficiari possono essere i complessi condominiali, privati, persone fisiche, enti del terzo settore, organizzazioni sportive amatoriali. Escluse dalla misura le abitazioni di lusso categoria catastale A1, Ville categoria A8, castelli e palazzi di pregio storico categoria A9 e gli edifici unifamiliari.