Quanto possono essere alte le piante dei vicini, scopriamo cosa dice la legge e cosa fare per evitare litigi tra vicini di casa.
In un modo o nell’altro, prima o poi si litiga con i vicini di casa. Nel corso degli anni, nonostante i buoni rapporti, si finisce per discutere, anche per le piccolezze. In tal caso, è importantissimo rispettare gli spazi altrui e osservare le normative vigenti in merito alle distanze da mantenere. Una delle cause di discussione è rappresentata dalla vegetazione di confine.
Con vegetazione di confine si intendono tutte quelle piante disposte lungo i confini abitativi e che possono invadere la zona confinante, come ad esempio il giardino o il cortile del vicino di casa. Parliamo di alberi ad alto o basso fusto, di siepi, di piante rampicanti, ma anche di muretti e di staccionate. Che cosa bisogna sapere, cosa dice la legge in merito alle accortezze da adottare per rispettare gli spazi?
Rispetto per gli spazi: cosa dice la legge riguardo alle piante di confine con i vicini
Le piante, quando sono invadenti, possono creare grossi disagi nei vicini, ostacolandone la visuale, la luminosità, il ricircolo dell’aria, e possono provocare problemi legati all’umidità, alla cadute di foglie, ai problemi di insetti e di sporcizia in generale. La legge impone dei limiti che si basano sul tipo di pianta di confine, ovviamente gli alberi possono essere più alti rispetto alle siepi.
Ma non bisogna soltanto stare attenti alle altezza, ma anche alle distanze dal confine stesso. E ancora, la presenza di una staccionata o di un muro condiziona di molto l’altezza delle piante. Esistono limiti precisi imposti dalla legge per il posizionamento delle piante, ma se si vuole essere ancora più sicuri, bisogna consultare anche le leggi del proprio Comune, le quali potrebbero variare da luogo a luogo.
Per quanto riguarda la coltivazione di alberi ad alto fusto, secondo l’articolo 892 del Codice Civile, rientrano gli alberi di noce, i castagni, le querce, i pini, i pioppi, i cipresso, gli olmi e i platani, e tutte le altre specie simili. Questi devono essere piantati a non meno di tre metri dalla linea di confine. Gli alberi a basso fusto, invece, che sono quelli con un fusto inferiore ai tre metri di altezza, devono essere piantati ad almeno un metro e mezzo dal confine.
Altezza e distanze delle piante dal confine dei vicini di casa: cosa dice la legge
Per le siepi e per tutte le piante simili, come canneti e arbusti, non si devono superare i tre metri di altezza. La siepe può essere coltivata quasi sul confine, per un minimo di 50 cm di distanza, ma quelle più altre di un metro mezzo devono distare almeno un metro. Viti, arbusti e piante da frutto, alti meno di due metri, invece, devono distare almeno a mezzo metro dal confine. Va bene la recinzione, ma quella sembra una fortezza. Il vicino poteva farlo?.
La misura di distanza si deve prendere dal confine fino alla base del tronco dell’albero al momento della piantagione. Se al confine vi è un muretto divisorio, o una staccionata divisoria, la situazione cambia. Le piante, in questo caso, non devono superare l’altezza del muro stesso. Ovviamente, la presenza di un muro limita anche le facoltà del proprietario nella scelta delle piante da coltivare.
Se non si rispettano le altezze, si rischiano sanzioni, fino alla rimozione delle piante. Inoltre, il proprietario delle piante è tenuto a potare e tagliare l’eccesso, per non superare le altezze consentite. Le piante del vicino sporcano la vostra proprietà? Muoviti così e fai rispettare i tuoi diritti.