Prima casa, scopri quante se ne possono avere, tutta la verità riguardo questa questione abbastanza controversa.
Il concetto di prima casa viene spesso collegato alle varie agevolazioni fiscali, tra cui quella di ottenere una riduzione delle imposte da versare al notaio nel momento della compravendita. Un’altra questione, riguarda il versamento annuale dell’IMU e la relativa esenzione. In molti infatti tentano di fare i furbi, lasciando la residenza nella prima casa che ad esempio hanno affittato, per non pagare l’imposta.
L’agevolazione che spetta al momento dell’acquisto, è nota come bonus prima casa, in questo caso tuttavia chi può ricevere tale agevolazione, non è proprietario di altre abitazioni nel Comune dove acquista l’immobile. Non è proprietario di un’altra abitazione per la quale in precedenza aveva ottenuto il bonus, e deve avere la residenza nel Comune dove si trova nella nuova abitazione. In alternativa può essere valido anche se il soggetto in questione, lavora nel suddetto Comune.
Prima casa, tutto quello che devi sapere
Quando si acquista la prima casa, è importante che l’immobile non sia di lusso, che l’Iva sia il 4% anziché al 10%, per chi compra da una società. L’imposta di registro deve essere al 2% anziché al 9%, per chi compra da un privato. Per quanto riguarda l’esenzione del pagamento IMU, bisogna specificare che spetta solo a chi abita nella propria abitazione principale.
Nell’immobile il contribuente dovrà avere la propria residenza, e dovrà vivere abitualmente per gran parte dell’anno. Esistono dei casi tuttavia, in cui si possono avere due prime case, una questione riguarda ad esempio chi ha deciso di acquistare una nuova casa perchè non poteva più abitare nella precedente per alcune ragioni. Ad esempio se la famiglia è cresciuta nel tempo con l’arrivo di bambini, oppure se la casa è troppo grande e la famiglia si è scomposta. Un’altra eventualità potrebbe essere quella che l’immobile è rovinato ad esempio da un terremoto e dunque inagibile.
Quante prime case si possono avere e come funziona
Se la prima casa è stata ricevuta per donazione o successione, secondo l’Agenzia delle Entrate, non c’è l’obbligo di vendere la propria abitazione entro un anno. Se si decide di acquistare una nuova casa, il contribuente infatti potrà mantenere entrambe le proprietà. Il discorso è valido solo se la casa è stata ricevuta per donazione o successione in maniera parziale, ad esempio se il contribuente ne è proprietario al 50%. La sua quota tuttavia dovrà comunque essere venduta entro un anno dall’acquisto. Per l’esenzione del pagamento dell’IMU, come abbiamo specificato non basta avere la residenza nell’immobile ma bisognerà anche viverci. Un cittadino in genere non può essere esente dal pagamento dell’IMU su due abitazioni contemporaneamente.