Se ti stai chiedendo quando andrai in pensione e hai dei dubbi, informati correttamente a riguardo, ecco come si calcola e da che dipende.
La pensione, è un diritto, chi lavora spesso potrebbe domandarsi quando arriverà il momento di smettere, per calcolare quanto manca alla propria pensione, in alcuni casi può risultare abbastanza complicato, specialmente per chi non conosce le regole del sistema previdenziale e non è a conoscenza dei requisiti che servono per andare in pensione. A influire sulla propria pensione, sono diversi fattori, tra cui i contributi versati, il lavoro che si svolge, l’età e altre componenti.
Pensione, scopri quando potrai andarci
Stando alle ultime stime riportate dall’Inps, i giovani che compiono 30 anni nel 2024, e hanno iniziato a lavorare da poco andranno in pensione a circa 70 anni. L’Inps ha infatti aggiornato il proprio simulatore sulle pensioni e secondo i dati forniti dallo stesso ente, la situazione sarebbe più o meno questa. Non ci sarebbe dunque una prospettiva incoraggiante per i giovani lavoratori, il simulatore tiene conto delle aspettative di vita e di altri fattori.
Se l’età pensionabile in futuro dovessi essere arrivare a 70 anni, significherebbe che rispetto ad oggi, si lavorerà tre anni di più. Chi ha 30 anni e ha iniziato già da un po’ a lavorare, potrebbe andare in pensione a 66 anni, a patto di aver versato almeno 20 anni di contributi, qualora invece il soggetto ne avesse versata una quantità inferiore, stando a quanto risultato dal simulatore, si potrebbe andare in pensione addirittura a 74 anni.
A che età potrai andare in pensione
L’Inps ha comunicato l’avvenuto aggiornamento dell’adeguamento dei requisiti pensionistici, che sono stati effettuati anche prendendo in considerazione la speranza della vita stando ai dati forniti dall’Istat. Secondo questi calcoli, fino al 2028, l’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia resta ferma a 67 anni, infatti non ci dovrebbero essere aumenti significativi della speranza di vita, è previsto però un incremento già dal 2029 in poi.
Si ricorda che l’accesso al simulatore Inps è accessibile a tutti, non è necessario effettuare alcun accesso. Non serve dunque né lo Spid, né, la carta d’identità elettronica. Il lavoratore dovrà però inserire alcuni dati essenziali inerenti la propria attività. Questo strumento inoltre, tiene anche conto dell’eventuale riscatto della laurea oppure degli accrediti figurativi in caso di maternità obbligatoria.