Gli automobilisti appartenenti a una determinata categoria potranno ricevere un cospicuo rimborso: l’accaduto.
L’acquisto di un’automobile necessita di una spesa economica non indifferente. I prezzi, ovviamente, variano in base al modello scelto, ma tale gesto può avere un impatto non indifferente sulle famiglie. Per questo motivo, prima dell’acquisto, le persone tendono a raccogliere tutte le informazioni possibili. Si rivolgono ai venditori, usano Internet per visitare forum a tema e provano a risolvere tutte le loro perplessità.
C’è una vicenda, però, che ha generato enorme clamore. I conducenti coinvolti, finalmente, potranno accedere al loro rimborso. La class action mossa da Altroconsumo, infatti, si è conclusa con un esito positivo.
La vendita di un oggetto deve essere abbinata al rilascio delle giuste informazioni. Quando c’è una discrepanza, a causa di una promessa non mantenuta o di un problema nella produzione, è possibile rivolgersi all’azienda per capire come risolvere il problema. L’organizzazione di Altroconsumo ha deciso di organizzare una class action per via del cosiddetto ‘Dieselgate’.
Con tale parola, si fa riferimento allo scandalo legato alle emissioni delle automobili a diesel del gruppo Volkswagen, vendute tra il 2009 e il 2015. Questo dato è stato falsificato, facendo credere agli acquirenti che il numero fosse più basso. La realtà, però, era ben diversa. A distanza di otto anni, finalmente, i diretti interessati potranno ricevere un rimborso.
La somma totale corrisponderà a 50 milioni. I clienti che hanno comprato una macchina nuova, nell’arco temporale in questione, riceveranno una somma pari a 1100 euro. Chi l’ha venduta o l’ha comprata usata, invece, avrà diritto a 550 euro. Nel caso in cui una vettura appartenga a più individui, si agirà in questo modo:
Secondo una stima, sono 60mila gli italiani coinvolti. Il risultato ottenuto, ovviamente, rappresenta una vittoria. L’Europa e l’Italia non sono state le uniche a essere coinvolte. Anche gli Stati Uniti si sono imbattuti nello stesso identico problema.
L’accordo raggiunto grazie ad Altroconsumo ha messo fine al complesso procedimento legale. Non bisogna dimenticare che ci sono voluti tantissimi anni per arrivare a questo punto. Con il consenso di entrambe le parti, si è deciso di non presentare alcun ricorso per la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Venezia.
Da Poltrone e Sofà scopri tante promozioni anche sui divani: alcune offerte sono davvero irripetibili…
Vi presentiamo un breve excursus delle sedioline IKEA dedicate ai bambini: il prezzo e la…
La Generazione Z sta lasciando il segno nel mondo del design, combinando tendenze del passato…
Che cosa cambia a partire dal 2025 con i bonus per la casa: come intende…
La muffa si nasconde ovunque in casa e soprattutto in bagno: questo è dovuto sostanzialmente…
Tutti ormai parlano di reddito energetico, ma nessuno sa in cosa consiste davvero questa misura:…