Il Decreto Scuola sarà legge entro fine luglio: quali sono i cambiamenti previsti

Si avvia l’iter legislativo del Decreto Scuola, prima la discussione in Commissione Cultura alla Camera poi il voto finale entro fine Luglio.

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Al via l’iter di conversione in legge del Decreto Scuola (Living.it)

Lo scorso venerdì 31 maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n.71 del 2024 anche conosciuto come Decreto Scuola. Approvato in Consiglio dei Ministri, il provvedimento apporta modifiche e introduce novità per quanto riguarda il mondo della scuola appunto ma anche della ricerca.

Ora il testo è passato alla Camera, dove sarà discusso prima in Commissione Cultura; dopodiché so passerà al voto in aula. Dopo l’approvazione a Montecitorio, il testo passerà all’aula di Palazzo Madama del Senato; per legge il decreto deve essere convertito in legge ordinaria, pena decadimento, entro 60 giorni. I parlamentari italiani hanno di tempo quindi fino alla fine di Luglio per l’approvazione definitiva.

Al di là dell’iter burocratico a cui il decreto è destinato, quali sono le più importanti novità introdotte nella scuola e che, quindi, nei fatti saranno già visibili dal prossimo anno scolastico? Dalle misure per regolare l’avvio dell’a.s. 2024/25 ai punti centrali riguardanti l’insegnamento di sostegni, più avanti analizziamo punto punto le novità.

Decreto Scuola, misure per l’insegnamento di sostegno

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Cosa cambia per l’insegnamento di sostegno con il Decreto Scuola (Living.t)

Le novità più importanti previste ed introdotte dal Decreto Scuola hanno a che fare con la didattica di sostegno per studenti con disabilità. All’art. 6 si stabilisce che, oltre ai percorsi TFA, le Università dovranno attivare corsi da 30 CFU per consentire ai docenti che hanno insegnato almeno 3 anni su posto di sostegno specifico negli ultimi cinque anni, di conseguire il titolo anche se privi di specializzazione.

I costi, il fabbisogno e l’organizzazione saranno poi meglio definiti da un apposito decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito in accordo con il Ministero dell’Università e della Ricerca. Il provvedimento sarà valido però sino al 31 dicembre 2025.

Il successivo arti. 7 va, invece, a disciplinare i percorsi di specializzazione da 30 CFU per quegli insegnanti che hanno conseguito titolo estero, in attesa di riconoscimento. Potranno accedere alle modalità previste solo gli insegnanti che hanno già fatto richiesta di riconoscimento o hanno avviato un contenzioso, rinunciando però a quest’ultimo.

Sempre per quanto riguarda le misure a sostegno della didattica per studenti con disabilità, l’art. 8 del Decreto Scuola mira a garantire la continuità didattica per gli alunni assegnatari di ore di sostegno. Nei fatti, a partire dal prossimo anno scolastico il supplente dell’anno precedente potrà essere confermato su richiesta della famiglia e con il consenso del Dirigente scolastico. Purché si tratti di un insegnante ancora inserito nelle graduatorie utili.

Misure per l’avvio dell’anno scolastico 2024/25

Il Capo II del testo contiene, invece, disposizioni che vanno a definire il regolare avvio del prossimo anno scolastico. A partire dal reclutamento degli insegnanti; secondo quanto riportato dall’art. 10, gli insegnanti idonei al concorso del 2016 iscritti con riserva alle graduatorie di merito, potranno stipulare un contratto a tempo determinato e saranno confermati nei ruoli entro il 30 giugno 2025 se conseguiranno l’abilitazione attraverso i 30 CFU.

Saranno, inoltre, confermati idonei i docenti che hanno superato il concorso 2020 e iscritti nelle sessioni suppletive.

Infine, l’art. 14 che va a disciplinare la durata del servizio all’estro del personale scolastico. In questo caso sono previste proroghe, a determinate condizione, per chi si trova al Sesto anno delle Scuole Europee o al quinto anno delle Scuole Italiane all’Estero.

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