Gruppo WhatsApp condominio, cosa si può scrivere e cosa evitare secondo la legge

Su un gruppo whatsapp per le dinamiche da condominio, ecco cosa è possibile scrivere e/o evitare: cosa prevede la legge.

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Gruppo WhatsApp condominiale – Living.it

Le chat di gruppo, ormai integrate nella quotidianità di molti, offrono un metodo rapido e pratico per comunicare. Dalle conversazioni tra amici a quelle tra colleghi di lavoro, queste piattaforme hanno gradualmente rimpiazzato strumenti più tradizionali come email e raccomandate.

Tuttavia, con la comodità di poter raggiungere più persone contemporaneamente, viene anche la necessità di prestare attenzione a ciò che si comunica, soprattutto quando si tratta di gruppi WhatsApp di condominio.

Convocazioni assemblee condominiali tramite WhatsApp: cosa è possibile scrivere nel gruppo secondo la legge

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Gruppi WhatsApp – Living.it

Una questione centrale riguarda cosa sia legale scrivere in questi gruppi WhatsApp. Va innanzitutto chiarito che la chat condominiale di gruppo non può sostituire l’avviso di convocazione ufficiale per le assemblee condominiali.

Perché una convocazione sia valida, essa deve essere effettuata nei modi previsti dalla legge, come tramite raccomandata, PEC, fax o consegna a mano.

Qualunque decisione presa esclusivamente attraverso una chat di gruppo è considerata nulla e può essere impugnata da qualsiasi condomino in qualsiasi momento.

La chat di gruppo del condominio, quindi, non può essere utilizzata per assumere decisioni ufficiali. L’unica sede valida per l’approvazione delle deliberazioni condominiali rimane l’assemblea condominiale, debitamente convocata e regolata.

Nonostante ciò, la chat può essere uno strumento utile per l’amministratore per condividere avvisi e informazioni generali che non richiedono una forma particolare. Ad esempio, l’amministratore può usare la chat per ricordare la data di un’assemblea già convocata formalmente, ma non per convocarla ufficialmente.

Chat WhatsApp di gruppi condominiali: cosa si rischia legalmente senza il rispetto della normativa

L’uso delle chat di gruppo comporta il rispetto delle norme di buona condotta. Se un partecipante offende un altro mentre quest’ultimo è online, può essere accusato di ingiuria e rischiare di dover risarcire i danni. Se invece l’offesa viene fatta quando la persona non è online, il rischio è quello di una querela per diffamazione.

Inoltre, non tutti i condòmini devono necessariamente partecipare alla chat di gruppo. Non essendo un canale ufficiale, i proprietari sono liberi di decidere se partecipare o meno. Di conseguenza, è legale escludere qualcuno dalla chat condominiale, dato che non ha alcun carattere di ufficialità.

E’ cruciale altresì ricordare che il gruppo WhatsApp del condominio non è adatto per comunicazioni formali. Gli amministratori devono continuare a convocare le assemblee con i mezzi ufficiali, e le deliberazioni devono essere prese solo in assemblea. In questo modo, si garantisce che tutte le comunicazioni e decisioni abbiano la validità legale necessaria, evitando problemi e controversie future.

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