Se non vuoi rischiare di perdere questo bonus non commettere i soliti inutili errori: fai attenzione a regole e requisiti.
Al giorno d’oggi sempre più persone ed altrettante imprese si trovano a dover affrontare gravi difficoltà economiche a causa della crisi, dell’inflazione e di un mercato del lavoro poco attivo e remunerativo. Per questo motivo il Governo ha iniziato ad introdurre bonus ed incentivi al fine di agevolare la ripresa del potere di acquisto delle famiglie e dell’economia italiana in generale.
Ovviamente per poter beneficiare degli aiuti è necessario essere in possesso di una serie di requisiti ben precisi, stabiliti di volta in volta dallo Stato o da chi eroga l’aiuto.
Stesso discorso anche il cosiddetto credito d’imposta 4.0. Se non vuoi rischiare di perdere questa agevolazione cerca di non commettere i soliti inutili errori.
Evita questi errori altrimenti perdi il bonus: che cosa devi tenere a mente
Come abbiamo detto poco fa, per beneficiare di un qualsiasi bonus o incentivo occorre innanzitutto essere in possesso dei requisiti necessari e rispettare le condizioni imposte dal Governo o da chiunque altro conceda l’agevolazione. Stesso discorso per poter usufruire del credito d’imposta 4.0. Prima, però, di vedere in quali casi si rischia di perderlo cerchiamo di capire in che cosa consiste esattamente.
In pratica, si tratta di un credito d’imposta riconosciuto sugli investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.
Uno degli errori più comuni che potrebbe portare a perdere l’incentivo è il previo noleggio del bene agevolabile. Ciò comporta che lo stesso debba ritenersi già precedentemente utilizzato, a diverso titolo, dal soggetto acquirente. Come precisato infatti dall’Agenzia delle Entrate, non può fruire del credito d’imposta 4.0, per l’acquisto di un bene strumentale, la società che ha già utilizzato tale bene precedentemente all’acquisto, in base a un contratto di noleggio, senza soluzione di continuità.
L’AdE ha inoltre specificato che “sono, invece, esclusi dal beneficio i beni utilizzati in base ad un contratto di locazione operativa o di noleggio. Per tali beni, la maggiorazione, al ricorrere dei requisiti previsti, potrà spettare al soggetto locatore o noleggiante”.
Possiamo quindi concludere che non è possibile fruire del credito d’imposta 4.0 per l’acquisto dell’impianto, nel caso in cui il suo utilizzo (in data precedente all’acquisto agevolabile), in base al contratto di noleggio, comporta che l’impianto stesso debba ritenersi come un bene già precedentemente utilizzato a diverso titolo dal soggetto acquirente. Di fatto ciò che viene a mancare è requisito imprescindibile della novità del bene oggetto d’investimento.