Quando non si paga per tanto tempo l’elettricità, c’è il rischio del distacco della luce per morosità: scopriamo le tempistiche.
Quando non si pagano le bollette per diverso tempo, il fornitore di energia procede con il distacco della luce per morosità. Il problema maggiore subentra quando un immobile è in affitto. In questo caso, chi deve farsi carico della morosità? L’inquilino o il proprietario della casa? Si tratta di un dubbio che assale tante persone, ma cerchiamo di fare chiarezza.
Il distacco della fornitura avviene secondo specifiche procedure. È l’operatore stesso a inviare, prima del distacco, diversi solleciti di pagamento. Una volta che arriva l’ultimo avviso per la sospensione della fornitura, il cliente ha 20 giorni di tempo per saldare il debito e per rimettersi in paro. Tuttavia, c’è da considerare un fattore: chi è l’intestatario delle bollette.
Distacco dell’energia elettrica per morosità, deve pagare l’inquilino in affitto o il proprietario di casa
Un proprietario di casa che intenda mettere in affitto il suo bene, può documentarsi sulla Banca Dati della Morosità Immobiliare, prima di concedere in affitto un immobile a una persona. In questo modo, si tutela da eventuali problematiche, non così rare. Il distacco della luce è l’arma utilizzata dai fornitori per combattere coloro che non pagano le tasse sull’energia elettrica.
Le tempistiche per l’interruzione di energia elettrica sono abbastanza lunghe. Ogni fornitore adotta tempistiche tutte sue, comunque sia, nessuno stacca la corrente dopo un giorno, e soprattutto non dopo aver inviato diversi solleciti per il pagamento. In linea generale, si passa al distacco a partire da tre bollette non pagate. Affitti, sono queste le città più ricercate d’Italia: come (e dove) risparmiare.
Durante questo periodo, il fornitore di energia invia almeno due solleciti di pagamento, per poi inoltrare la comunicazione di termine della fornitura, con la data ultima per poter saldare il debito. Queste comunicazioni sono inviate o tramite raccomandata, oppure per via telematica, tramite PEC. Quando viene spedito l’ultimo avviso si hanno 20 giorni di tempo per saldare il debito.
Quanto tempo passa prima che staccano la luce
Trascorso questo periodo, il fornitore provvede al distacco della luce. Il distacco della luce, comunque, non è connesso con le altre forniture elettriche, come ad esempio il gas o l’acqua. Per queste fonti arrivano altri avvisi e altri solleciti, e le tempistiche possono essere differenti. Bisogna specificare che, nonostante il distacco della luce, ARERA cerca di tutelare il più possibile il cliente.
Il distacco, infatti, non avviene all’improvviso, ma gradualmente, diminuendo la potenza della corrente del 15% nel corso delle settimane. Si fa di tutto per dare più tempo possibile al clienti di saldare il debito. L’operatore è tenuto sempre a comunicare il percorso che sta mettendo in pratica, avvisando il cliente moroso di tutte le procedure. Bollette luce: da luglio cambia tutto, i nuovi gestori in base alle province.
Se il fornitore salta una procedura oppure non comunica al cliente il prossimo passaggio, magari interrompendo la luce all’improvviso, senza rispettare le tempistiche, oppure senza inviare solleciti, passa dalla parte del torto. In tal caso, il cliente ha diritto a un risarcimento di 30 euro di base, più 15 euro per ogni quattro ore di sospensione della luce. Affitti, se non hai questo documento nel 2024 rischi multe e sanzioni.
Proprietario di casa e affittuario: chi si fa carico della morosità
Il distacco non è possibile in alcuni casi, come clienti collegati ad apparecchiature salvavita, oppure durante il weekend e nei giorni festivi. In tutto ciò, in caso di morosità, chi paga le utenze tra inquilino e proprietario di casa? Come accennato, a farsene fare carico è l’intestatario delle bollette. Se l’intestatario è il proprietario, questo deve saldare il debito e poi richiedere il rimborso all’inquilino.
Se l’inquilino non è intenzionato a pagare, allora si ricorre in Tribunale. Se invece, il proprietario è intestatario delle bollette, il suo inquilino le paga regolarmente nel canone di affitto, ma questi non paga l’agenzia fornitrice di energia, è l’affittuario a poter chiedere il rimborso, più gli eventuali danni. Affitto, il proprietario non vuole fare i lavori? C’è questa legge che ti difende, fatti rispettare.
Se il contatore è stato staccato, per riattivarlo basta inviare al fornitore una mail certificata, oppure una raccomandata. Il fornitore ha due giorni di tempo per riattivare il servizio, se non rispetta i due giorni feriali deve scalare al cliente 35 euro di bollette per il ritardo, 70 euro se la luce non torna entro quattro giorni, 105 euro se si supera una settimana.