Decreto salvacasa: in che cosa consiste e che cosa dice la normativa, scopri chi può ottenerlo e quali sono i requisiti necessari.
Il decreto salvacasa 2024 è stato approvato in via definitiva al Senato ed è già divenuto legge, senza ulteriori modifiche sul testo. Gl governo vi aveva già posto la fiducia con 106 voti a favore, 68 contrari e un’astensione, ad esserne entusiasta è il Ministro Matteo Salvini che l’ha definita un’ottima notizia per milioni di italiani. Secondo il decreto una casa è considerata abitabile quando ha un’altezza minima di 2,40 m e una superficie di 28 m quadri, nel caso di bilocali. Un’altezza di 2,40 m e una superficie di 20 m quadri nel caso di monolocali, la novità rispetto alla formulazione iniziale del provvedimento, riguarda che tali condizioni sono state richieste, oltre che per ottenere l’agibilità, anche per l’acquisizione dell’assegno dell’amministrazione competente.
Decreto salvacasa, tutte le informazioni
Il decretosalva casa, serve principalmente a sanare le piccole irregolarità che bloccano i lavori e non costituisce un condono edilizio. Secondo la legge sono previste alcune soglie di tolleranza, il 6% se l’abitazione non supera i 60 m quadri, il 5% per le superfici tra i 60 e 100 m quadri, il 4% per le superfici tra i 100 e i 300 m quadri, il 3% per le superfici da 300 a 500 m quadri, il 2% per le superfici superiori a 500 m quadri.
All’inizio era prevista una tollerabilità del 5% per gli immobili inferiori a 100 m quadri, attualmente però per unità di queste dimensioni, la tollerabilità è diventata del 6%. Un’ulteriore novità, riguarda lo stato legittimo degli immobili, dunque le difformità e gli abusi presenti sulle parti comuni di un edificio condominiale, non potranno più bloccare i lavori di riqualificazione di un appartamento. Le irregolarità di un singolo appartamento, non potranno bloccare la ristrutturazione delle parti comuni di un condominio.
Decreto salva casa, che cosa cambia
Grazie al decreto salvacasa ci sarà più tempo per rimuovere gli abusi edilizi l’obbligo di procedere entro 90, viene posticipato fino a 240 giorni. Sarà l’amministrazione comunale stessa, a decidere se disporre il rinvio nei casi di serie comprovate esigenze di salute, dei soggetti residenti nell’immobile. Sempre secondo il decreto è prevista l’eliminazione della cosiddetta doppia conforme, il discorso riguarda gli abusi edilizi minori.
Nuove categorie di interventi inoltre sono state introdotte, tra cui installazione le vetrate panoramiche, le installazioni di strutture fisse destinate alla protezione del sole, degli agenti atmosferici, l’installazione di pompe di calore fino a 12 kW, l’eliminazione di barriere architettoniche e la manutenzione ordinaria. Il cambio di destinazione d’uso inoltre, è sempre consentito nel rispetto della normativa di settore. Tuttavia è bene ricordare che per quanto riguarda il seminterrato e il piano terra, il passaggio alla destinazione residenziale è disciplinato dalla legislazione regionale.