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Come far pagare il mutuo al tuo datore di lavoro: tutto sul Fringe Benefit

C’è un modo per far pagare il mutuo al tuo datore di lavoro e si chiama Fringe Benefit. Ecco come funziona nel dettaglio. 

Accendere un mutuo, al giorno d’oggi, è davvero complicato. Sono richiesti, infatti, tutta una serie di documenti importanti, e non sempre, però, si riesce a ottenerlo.

Mutuo, il tuo datore di lavoro lo paga in questo modo-living.it

Le regole sono piuttosto rigide, ed è per questo che non è semplice avere un mutuo, nonostante il forte desiderio di avere una casa propria. Avere un’abitazione tutta per sé e non dover pagare l’affitto, è certamente un vantaggio sotto molti punti di vista.

Quando però si riesce a ottenere il suddetto prestito, bisogna ricordare di essere molto puntuali e precisi nel pagarlo, perché si tratta sempre di una rata cospicua. Ed è qui che entra in scena il governo, nella nuova Manovra 2024, che è riuscito a venire incontro a chi ha un lavoro dipendente, in modo che possa assolvere alle spese del mutuo in modo più semplice. Ma in che modo? Scopriamolo insieme.

Mutuo, il datore di lavoro lo paga in questo modo: quali sono le fasi

In sostanza, il datore di lavoro può farsi carico del mutuo del proprio dipendente, concedendo quelli che sono chiamati “fringe benefits“.

Mutuo, scopri come usare il fringe benefit-living.it

Ma che cosa sono i fringe benefits? Ebbene, sono dei benefici che il datore di lavoro può scegliere di concedere al proprio dipendente. Può infatti succedere che sia loro concesso di avere pc o cellulari, oppure mettere loro a disposizione alloggi, auto e molto altro ancora. Al datore di lavoro, così come al dipendente, ciò conviene in quanto completamente detraibile dal reddito d’impresa. Inoltre, è esentasse.

In questo caso, il beneficio che il titolare può concedere al dipendente è pagargli le spese per mutuo o locazione prima abitazione. La soglia del beneficio che non concorre a formare il reddito, per il 2024, è di 2000 euro per dipendenti che hanno figli a carico, e 1000 per chi non ha figli.

Per poter godere di questo beneficio, sarà necessario che i dipendenti esibiscano un’autocertificazione in cui affermano di avere uno o più figli a carico, e mettendo anche i codici fiscali di costoro. Ma non è tutto, perché comunque, resta sempre il datore di lavoro a decidere se concedere o meno il suddetto beneficio. Inoltre, il titolare dovrà conservare i documenti con le dichiarazioni, da mostrare nel momento in cui si dovesse verificare un controllo da chi di dovere.

Anna Di Donato

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