Sei in casa in affitto e ti rendi conto di un problema, ma prima vorresti capire chi dovrebbe ripagarlo? Sei nel posto giusto, ecco le risposte che cercavi.
Prima di pagare la parcella del professionista che riparerà il guasto, è bene cercare di comprendere se sia effettivamente tu a dover corrispondere quanto dovuto, o il locatore. Soprattutto nel caso in cui il proprietario sia restio a dover affrontare le spese delle riparazioni, la legge prevede una serie di cautele che ti impediranno di dover fare i conti con i dispendi economici dei danni arrecati all’abitazione.
Grazie a queste infatti possiamo muoverci con passi sicuri, senza il timore di fare affermazioni non vere. Conoscerle infatti ti permetterà di comprendere meglio se dovrai effettivamente rispondere con il tuo patrimonio della prossima richiesta di riparazione.
La prima cosa da chiarire è che il risarcimento dei danni in affitto spetta all’inquilino se la casa viene deteriorata da qualcuno che ha usufruito dell’immobile, con l’inquilino che dovrà altresì risarcire il proprietario affinché possa effettuare i lavori di sistemazione necessari.
Se invece i danni sono dovuti al naturale deperimento dell’uso del bene, o sono stati provocati casualmente o comunque non sono imputabili all’inquilino stesso o a terze persone a cui l’inquilino ha dato accesso all’immobile, allora le spese saranno in capo al proprietario.
Per la stessa logica, inoltre, se il conduttore rompe qualcosa durante l’affitto, sarà tenuto a risarcire i danni al proprietario anche nelle ipotesi in cui a cagionare il danno sia un terzo che ha avuto accesso all’appartamento, come ad esempio un suo ospite.
In generale, il risarcimento dei danni arrecati all’abitazione in affitto a seguito di una condotta colposa dell’inquilino o dei terzi soggetti che hanno usufruito del bene spetta allo stesso inquilino, tranne il caso in cui si dimostri che la causa dei danni non era a lui imputabile. Le spese di riparazione sono invece a capo del proprietario se i danni provocati sono una conseguenza diretta di un suo comportamento colpevole o volontario, o se comunque sono dovuti al deterioramento della cosa locata per il fisiologico trascorrere del tempo.
Insomma, per comprendere chi debba risarcire i danni alla proprietà in affitto è sempre necessario ricostruire come sono stati determinati. Se vi è stata una volontarietà o una condotta colposa da parte dell’inquilino o di una persona che ha avuto accesso all’immobile grazie all’inquilino, sarà costui a dover risarcire i danni, e non il proprietario del bene a dover riparare le spese con il suo patrimonio.
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