Se si vuole dare la casa in comodato d’uso ai propri figli, adesso è possibile sfruttare un sistema con cui pagare il 50% di tasse in meno.
Dare le case in comodato d’uso ai figli è una pratica legale che consiste nel concedere l’uso gratuito di un immobile da parte dei genitori ai propri pargoli. Questo accordo spesso avviene quando i genitori possiedono una proprietà immobiliare e desiderano fornire un alloggio ai loro figli senza richiedere un affitto formale.
In questo contesto si stila un contratto in base al quale il proprietario (comodante) concede temporaneamente l’uso di un bene al beneficiario (comodatario), senza richiedere il pagamento di un canone di affitto. Allo stesso tempo il comodatario è tenuto a rispettare le condizioni stabilite nel contratto e a prendersi cura del bene durante il periodo di utilizzo. Adesso per tutti gli interessati ad un accordo del genere è possibile sfruttare un sistema che permette di pagare il 50% di tasse in meno.
Casa ai figli, con questo sistema si possono pagare il 50% di tasse in meno: come sfruttarlo
Quando si opta per dare una casa in comodato d’uso gratuito ai figli, è importante comprendere i requisiti. Importante è anche la procedura per ottenere lo sconto del 50% sulle tasse da pagare. Infatti questo tipo di contratto consente al genitore di mettere a disposizione dei figli una casa di proprietà. Ovviamente poi c’è l’obbligo di restituire il bene in seguito. Solamente successivamente è possibile ottenere lo sconto del 50% sulle tasse.
Eppure per sfruttare tutto ciò ci sono alcune condizioni da soddisfare ed una procedura da seguire. Per usufruire della riduzione del 50% della base imponibile dell’Imu per le case date in comodato d’uso gratuito ai figli, è necessario che il contratto di comodato d’uso gratuito sia registrato presso l’Agenzia delle Entrate. La registrazione può avvenire non solo online, ma anche in sede fisica.
Per ottenere lo sconto del 50% sulle tasse bisogna rispettare le seguenti condizioni:
- Il comodato d’uso gratuito deve essere stipulato tra parenti di primo grado in linea diretta, ossia tra genitori e figli, e la casa deve diventare l’abitazione principale del figlio.
- Quando il genitore concede la casa in comodato, deve essere residente e dimorare abitualmente nello stesso comune in cui si trova la casa data al figlio.
- Il genitore che concede la casa in comodato d’uso gratuito al figlio può possedere al massimo due immobili ad uso abitativo e devono trovarsi nello stesso comune.
- La casa data in comodato d’uso gratuito al figlio non deve essere di lusso o di pregio.
È importante sottolineare che lo sconto del 50% sulle tasse riguarda solo l’Imu e non si applica alla Tassa sui Rifiuti (Tari). Infatti quest’ultima viene calcolata e pagata secondo le stesse regole e modalità previste per tutte le altre abitazione. Quindi tutte le persone che vorranno sfruttare questo sconto dovranno soddisfare i requisiti sopra elencati. Successivamente dovranno procedere con la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate.