Le casalinghe e i casalinghi possono approfittare di Bonus loro dedicati. Vediamo importi e requisiti da soddisfare.
Nel 2024 sono stati confermati diversi aiuti rivolti a chi si prende cura della casa e della famiglia senza ottenere una retribuzione in cambio. Il lavoro e l’impegno delle casalinghe e dei casalinghi deve essere riconosciuto.
La casalinga (o il casalingo) è chi si occupa di lavori di cura non retribuiti legati alla responsabilità familiare. Un vero e proprio mestiere che impegna tutti i giorni della settimana 24 ore su 24 e per il quale non è previsto uno stipendio né ferie o malattia. Un onere spesso sottovalutato o dato per scontato dai membri della famiglia che raramente dicono grazie per tutto quello che la casalinga fa costantemente per curare la casa e i suoi componenti.
C’è chi sceglie di dedicarsi alle attività familiari e chi, invece, non riuscendo a trovare un’occupazione è obbligato a farlo. Indipendentemente dai motivi per i quali si è una casalinga o un casalingo, si possono richiedere delle misure di sostegno in modo tale da avere delle entrate proprie pur non avendo mai svolto un’attività lavorativa retribuita.
Esiste un Fondo INPS di previdenza per casalinghe e casalinghi che si occupano della cura della casa e dei suoi componenti. L’iscrizione è volontaria e permetterà di avere una pensione pur non avendo mai ricevuto uno stipendio. Condizioni necessarie per l’accesso sono l’assenza di un’attività da lavoro dipendente o autonomo che prevede l’iscrizione ad un altro ente o cassa previdenziali e la non titolarità di una pensione diretta.
Casalinghe e casalinghi possono procedere con la contribuzione volontaria e assicurarsi una rendita pensionistica. L’iscrizione è concessa a chi ha un’età compresa tra 16 e 65 anni ed è gratuita. L’unico obbligo è effettuare dei versamenti volontari il cui importo è deciso dall’iscritto (minimo 25,82 euro al mese ossia 309,84 euro all’anno). Per versare cinque anni di contributi, dunque, serviranno 1.549,20 euro. In questo modo si potrà puntare alla pensione di vecchiaia o alla pensione d’inabilità.
La prima si raggiunge a 57 anni di età e con minimo cinque anni di contributi a condizione che l’importo maturato sia pari o superiore all’assegno sociale più il 20% (640 euro circa). In caso contrario occorrerà attendere i 65 anni per ottenere la pensione di vecchiaia. Qualora, invece, venga riconosciuta l’impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa si potrà richiedere la pensione d’inabilità. Un ultimo appunto, la pensione per casalinghi e casalinghe non prevede l’integrazione al trattamento minimo.
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