Trasformare il balcone in una veranda è il sogno di tante persone che cercano di rendere più vivibile lo spazio esterno della propria abitazione.
Per farlo, però, spesso ci si scontra con diversi ostacoli di natura burocratica (ottenimento dei permessi edilizi necessari) e economici (il costo dell’operazione potrebbe non essere così marginale!).
Tuttavia, ci sono delle ottime notizie di cui potresti approfittare: per il 2024 sono infatti disponibili diversi incentivi, in vigore fino alla fine dell’anno, che ti permetteranno di risparmiare denaro nella costruzione di una veranda sul balcone, semplificando altresì le procedure amministrative che ti consentiranno di realizzarla in modo lecito.
La prima cosa che vogliamo condividere con tutti i nostri lettori è che la trasformazione del balcone in una veranda comporta costi non irrilevanti, che riguardano sia la messa in opera che la trasformazione.
Ebbene, quello che molti non sanno è che questi lavori possono rientrare nel beneficio del bonus ristrutturazioni, a patto – naturalmente – che l’operazione sia effettuata in modo conforme alla normativa in vigore.
In alcuni casi, dunque, prima di avviare i lavori sarà necessario munirsi dei permessi edilizi fondamentali per realizzare l’operazione in modo lecito. In altri casi, invece, i lavori rientreranno nell’edilizia libera. Ma come comprenderlo?
In sintesi, se i lavori interessano una veranda fissa che modifica l’aspetto dell’edificio e la cubatura dell’appartamento, bisogna richiedere il permesso di costruzione dell’opera mediante la presentazione della SCIA. Se invece l’installazione della veranda prevede che questa non sia ancorata, che sia strutturata a tenda o sia propedeutica all’installazione di tende da sole, allora potrebbe rientrare nell’edilizia libera. Il tema è però abbastanza complesso e merita di essere sempre valutato con un tecnico che possa accertare anche altri aspetti come, ad esempio, se vi siano o meno vincoli paesaggistici.
Passando poi ai bonus, se la trasformazione del balcone in veranda rientra negli interventi di recupero del patrimonio edilizio è possibile ottenere una detrazione IRPEF del 36% delle spese sostenute, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, fino a un totale di 48.000 euro per ogni unità immobiliare.
Si noti come per gli interventi edilizi eseguiti fino al 31 dicembre 2024, l’agevolazione fiscale è aumentata al 50%, con un tetto di spesa massimo pari a 96.000 euro per unità immobiliare.
Per beneficiarne, però, bisognerà rientrare in uno dei seguenti interventi edilizi:
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