Dovete ristrutturare o riqualificare energeticamente la vostra abitazione? Allora dovete scegliere il Bonus casa 2024 più adatto.
Niente sconto in fattura né cessione del credito ma solo detrazione per recuperare parte della spesa sostenuta per rinnovare la propria casa nel 2024. Il Governo diventa meno generoso e ciò significa per le famiglie dover sborsare grandi cifre.
Al momento gli aiuti del Governo per i cittadini che intendono ristrutturare casa saranno meno vantaggiosi. La cessione del credito e lo sconto in fattura applicati fino ad inizio 2023 hanno messo a dura prova i conti dello Stato. Di conseguenza l’unica agevolazione rimasta è la detrazione. Permette di scaricare le spese in dichiarazione dei redditi recuperando parte della spesa in dieci anni, al massimo con rate annuali di pari importo.
Il Governo ha anche cancellato la remissione in bonis ossia la possibilità di presentare entro il 15 ottobre 2024 la documentazione relativa agli interventi 2023 per ottenere lo sconto in fattura o la cessione del credito pagando una sanzione di 250 euro. Insomma, i Bonus casa sono meno vantaggiosi rispetto gli anni passati ma rappresentano l’unica occasione per ristrutturare casa risparmiando nel tempo. E questa esigenza sarà avvertita da sempre più cittadini tenendo conto della Direttiva Case Green dell’Unione Europea.
L’UE impone una riqualificazione del parco immobiliare entro il 2050 con i primi traguardi da raggiungere entro il 2030. Perché adeguarsi alle direttive dell’Unione Europea? Per evitare che la propria abitazione perda fino al 40% del suo valore e non si possa più vendere o affittare. Per ammortizzare le spese ci sono i Bonus casa attivi ancora nel 2024 ma con qualche paletto aggiuntivo rispetto gli anni passati.
Tra le novità l’impossibilità di avere accesso alle agevolazioni se si hanno cartelle esattoriali non pagate. Significa che chi ha debiti e pendenze con il Fisco non potrà ottenere le detrazioni dei Bonus casa fino a quando non salderà le cartelle. Nel 2024 viene introdotto anche l’obbligo di dichiarazione preventiva per i crediti di investimenti innovativi di Transizione 4.0. I contribuenti interessati alle agevolazioni edilizie, dunque, dovranno comunicare di volerne fruire prima di inviare le fatture dopo l’inizio dei lavori.
Il Governo ha introdotto anche nuove sanzioni per i trasgressori delle direttive sui Bonus casa 2024. Chi ometterà la trasmissione delle informazioni sugli interventi di ristrutturazione avviati dovrà pagare una multa di 10 mila euro. In caso di nuovi interventi la pena è la decadenza dall’agevolazione. Ecco le novità 2024 introdotte dopo aver constatato il deficit del 2023.
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