Tutti ormai parlano di reddito energetico, ma nessuno sa in cosa consiste davvero questa misura: cerchiamo di capirne di più.
Le nostre case sono piene di dispositivi elettrici che, anche se spenti o in modalità stand-by, continuano a consumare energia, aumentando i costi in bolletta. Alcuni elettrodomestici, definiti “elettrodomestici vampiro”, assorbono elettricità anche da spenti per aggiornamenti o connessioni remote. Disconnetterli quando non in uso può aiutare a ridurre i costi energetici, oppure potete ricorrere al reddito energetico.
Di cosa stiamo parlando esattamente? Rispetto al tema del reddito energetico si fa molta confusione e spesso si pensa che siamo di fronte a un nuovo bonus bollette. Invece, si tratta di una misura molto importante, che riduce i costi dell’energia non solo nell’immediato, ma anche in futuro. Questo perché – in buona sostanza – consente l’installazione di un impianto fotovoltaico a costo zero.
Cos’è davvero il reddito energetico e perché non va confuso col bonus bollette
Se pensate che le vostre bollette siano troppo alte oppure se godete del bonus energia messo a disposizione dal Governo, ma pensate – probabilmente a ragione – che questa misura non sarà eterna, il reddito energetico è quello che fa per voi, in particolare se siete una famiglia col reddito basso. Un decreto del governo Meloni, infatti, ha stanziato 200 milioni di euro per due anni per il reddito energetico.
Questa misura copre il 100% delle spese di installazione di un impianto fotovoltaico domestico, con l’obiettivo di ridurre i costi energetici e promuovere la transizione ecologica. Nella sostanza, è un finanziamento a fondo perduto destinato alle famiglie a basso reddito per l’installazione gratuita di impianti fotovoltaici, ed è quindi cosa ben diversa da un bonus, che ha natura provvisoria, sebbene anche questo sia oggi importante.
La domanda è come faccio ad averlo ed è una domanda sicuramente giusta: gran parte delle risposte che cercate, le trovate a questo link, che potrà chiarire tanti vostri dubbi. In estrema sintesi, possono accedere le famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro, o fino a 30.000 euro con almeno 4 figli. Un’altra cosa che è importantissimo sapere è che le domande saranno gestite dal GSE e presentate online.
Ma non esiste una graduatoria in base al reddito, bensì verrà data priorità cronologica: in sostanza, chi prima presenta la domanda, più possibilità ha di accedere al fondo previsto dal governo Meloni per il reddito energetico. Un’altro quesito che infine chiedono in molti riguarda l’ammontare del finanziamento per ogni impianto: questo varia tra 6.000 e 8.500 euro.