Se non vuoi perdere un sacco di soldi faresti bene a non dimenticarti di questa scadenza: qual è la data da segnare sul calendario.
La stagione fiscale si è aperta ufficialmente lo scorso 30 aprile. Da questa data, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei cittadini i modelli precompilati per la dichiarazione dei redditi 2024. Chi è interessano, quindi, può già consultare i documenti nella propria area riservata del sito AdE, facendo accesso con le credenziali Spid, Cie o Cns.
Bisogna, però, tenere a mente che per il momento è soltanto possibile controllare i dati. Per modificarli ed inviarli bisognerà aspettare ancora qualche settimana.
Si ricorda a tal proposito, che grazie alla dichiarazione dei redditi i contribuenti possono recuperare una parte delle spese sostenute l’anno precedente a quello in corso. Ma attenzione, perché se si vuole ricevere il rimborso il prima possibile non bisogna dimenticarsi di questa data.
A partire dallo scorso 30 aprile i contribuenti possono consultare i modelli precompilati per la dichiarazione dei redditi 2024 all’interno della propria area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Per poter modificare o integrare i dati, tuttavia, bisognerà aspettare il prossimo 20 maggio. Da quel momento in poi ci saranno pochi giorni di tempo per inviare la dichiarazione in modo tale da ricevere il rimborso già durante il primo slot temporale disponibile.
Nel concreto, chi invierà la dichiarazione entro il 31 maggio 2024 otterrà il rimborso già con la busta paga di luglio o con il cedolino di agosto nel caso dei pensionati. È questa, dunque, la data da segnare in rosso sul calendario. Coloro che mancheranno tale scadenza per riavere indietro i propri soldi dovranno attendere i mesi successivi.
In particolare, i cittadini che inoltreranno la documentazione entro il 20 giugno vedranno liquidato il rimborso con la busta paga di agosto o con la pensione di settembre. Chi rispetta la scadenza del 15 luglio otterrà l’accredito nel mese di settembre (i pensionati a ottobre). Chi aspetterà il 31 agosto avrà il denaro ad ottobre (i pensionati a novembre), infine chi invierà il tutto entro il 30 settembre vedrà il rimborso a novembre (i pensionati a dicembre).
Si ricorda inoltre che i contribuenti che non hanno un sostituto d’imposta ricevono l’eventuale rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate con delle tempistiche più lunghe. Generalmente tra dicembre e gennaio. Discorso analogo per rimborsi IRPEF superiori ai 4.000 euro.
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