Pessime notizie per gli inquilini, ad aprile scattano gli adeguamenti ISTAT sugli affitti. Scopriamo a quanto ammonterà l’incremento.
Per effetto della rivalutazione e dei nuovi indici, l’importo dei canoni di locazione sarà più alto dal mese di aprile. Scopriamo per chi e quanto si dovrà pagare in più rispetto ad oggi.
Il cittadino che vuole andare a vivere da solo o in coppia si trova davanti ad una doppia possibilità. Scegliere una casa in affitto oppure richiedere un mutuo in banca per acquistare un immobile. Naturalmente c’è chi ha la fortuna di avere una casa di proprietà perché ereditata o comprata dai genitori così come chi dispone della liquidità necessaria per comprare l’abitazione senza dover ricorrere al mutuo.
Tante persone non hanno tale opportunità e si vedono costrette a prendere una decisione. A volte un “aiuto” lo danno le banche nel senso che rifiutano l’erogazione del mutuo per mancanza di garanzie. Di conseguenza la scelta dovrà ricadere necessariamente sull’affitto di una casa. Ci si ritroverà a pagare mensilmente una somma fine a sé stessa. La brutta notizia è che dal mese di aprile l’importo del canone di locazione diventerà ancora più alto.
Disperazione tra gli inquilini: cresce l’importo dell’affitto
L’aggiornamento mensile di rivalutazione dei canoni di locazione basato sull’inflazione e sull’andamento dei prezzi al consumo per le famiglie italiane calcolato dall’ISTAT è stato pubblicato. Tra febbraio e marzo 2024 non si sono rilevati incrementi significativi. L’indice è rimasto stabile a +119,3 come variazione mensile mentre è aumentato dello 0,7% rispetto al 2023 e del 9.7 rispetto agli ultimi due anni.
L’ultimo aggiornamento del 15 marzo riporta, dunque, la rivalutazione dello 0,7% per adeguamenti al 100% per locazioni di immobili ad uso abitativo e dello 0,5% per quelli al 75% di canoni commerciali. La formula di adeguamento è Canone d’affitto x Indice Istat x percentuale di rivalutazione
Per ottenere il canone annuo rivalutato da dividere, poi, per dodici mesi in modo tale da conoscere l’affitto mensile. Il calcolo può comportare un aumento o una riduzione del costo ma solitamente si tratta di oscillazioni poco rilevanti. Naturalmente la rivalutazione viene applicata se esplicitamente prevista dal contratto di locazione.
Per quanto riguarda l’Indice ISTAT per gli affitti del 2024 la rivalutazione oscillerà tra lo 0,6% e lo 0,45%. Significa che gli inquilini senza contratti di cedolare secca subiranno gradualmente un incremento dei canoni. Seppur da un mese all’altro l’aumento sia minimo, sommando gli incrementi di mese in mese alla fine si noterà come la cifra da corrispondere già ad aprile sarà maggiore rispetto a fine 2023.