Vendere un immobile con difformità, si può fare. La spiegazione dettagliata della procedura da seguire per riuscire in questa impresa.
Quando si decide di vendere una casa, ci si imbatte spesso in termini come “difformità urbanistiche” e “difformità catastali“. In Italia, se ne sente spesso parlare di questi aspetti.
Ma cosa significano realmente queste parole e quali rischi comportano per la vendita della tua proprietà? Esploriamo insieme cosa significano e cosa comportano per la procedura di compravendita.
Le difformità urbanistiche riguardano principalmente le differenze tra ciò che è stato costruito e ciò che è stato autorizzato dalle autorità locali. Queste difformità possono variare dalla disposizione interna delle stanze alle modifiche della struttura. D’altra parte, le difformità catastali riguardano le differenze tra i dati ufficiali dell’immobile e la sua situazione reale.
Iniziamo con le difformità catastali, che spesso sono di più facile risoluzione. Se ci sono errori nei documenti catastali che riguardano, ad esempio, i proprietari o l’indirizzo, è possibile richiedere una correzione. Se invece riguardano la planimetria, potrebbe essere necessario un aggiornamento ufficiale.
Le difformità urbanistiche sono un’altra storia. Più complessa. Se l’immobile ha subito modifiche senza l’autorizzazione necessaria, si parla di abusi edilizi. In questi casi, la vendita potrebbe essere problematica. Se gli abusi sono gravi, come la mancanza totale di autorizzazione per la costruzione, il contratto di vendita potrebbe essere dichiarato nullo, anche se l’acquirente era a conoscenza della situazione.
Se le difformità sono meno gravi, è possibile procedere con la vendita. Ma è fondamentale che l’acquirente sia informato. In caso contrario, il venditore potrebbe trovarsi in situazioni spiacevoli. Se le difformità vengono scoperte dopo la firma del contratto preliminare, ma prima del contratto definitivo, l’acquirente potrebbe richiedere la risoluzione del contratto. In questo caso, il venditore potrebbe dover restituire il doppio della caparra, a meno che non dimostri che l’acquirente ha subito un danno maggiore.
Un’altra opzione, per far si che il venditore sia meno penalizzato, potrebbe essere che l’acquirente faccia la richiesta di una riduzione del prezzo di vendita dell’immobile.
Vendere un immobile con difformità è fattibile, ma è essenziale essere trasparenti riguardo alla situazione. Inoltre, è consigliabile consultare un esperto legale per assicurarsi di rispettare tutte le normative e evitare spiacevoli sorprese lungo il percorso della vendita. Bisogna sempre assicurarsi che queste difformità non siano troppo gravi, altrimenti si rischiano inconvenienti di tipo grave.
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