Le App offrono diversi servizi compresi quelli di vendita online. Eppure, bisogna fare attenzione per non essere tassati dall’Agenzia delle Entrate..
Essere trasparenti e attenti ai propri obblighi fiscali può aiutare a evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate e a godere di una o più attività senza preoccupazioni legali. Ad oggi, un fattore in particolare può interferire a livello fiscale, ovvero la vendita di oggetti online, che ad oggi è diventata un’attività molto comune ma troppo sottovalutata. Con una vasta gamma di App e piattaforme dedicate all’e-commerce e allo scambio di beni, chiunque può mettere in vendita articoli con pochi clic e raggiungere una vasta platea di potenziali acquirenti.
Queste strategie di vendita online vengono utilizzate ormai da tempo anche da chi vuole vendere oggetti usati, di seconda mano, in buone, ottime o perfette condizioni, per poter liberare spazio e guadagnare qualcosa in cambio. Eppure, questo metodo non deve essere sfruttato nel modo sbagliato, soprattutto se non si vogliono avere problemi a livello fiscale.
Chi apre P.Iva e si occupa della vendita dichiarata di articoli online, non ha niente da temere, specialmente quando si riescono a guadagnare molti soldi in modo costante nel tempo, ma in caso contrario può essere un problema. Una delle App di vendita diventate famose per la vendita online di prodotti di seconda mano è Vinted, utilizzata da quasi 11milioni di persone ha guadagnato molta popolarità negli ultimi anni. Ma per chi vende su Vinted è bene fare attenzione ai propri guadagni.
È ormai già in vigore lo scambio di informazioni derivante dall’applicazione della disciplina DAC7, che regola proprio le transazioni su piattaforme come Vinted. Chiunque abbia effettuato transazioni per più di 2000 euro in un anno sarà oggetto di una comunicazione da parte di Vinted verso l’Agenzia delle Entrate in Italia. Il criterio numerico afferisce la comunicazione, poi sarà necessario verificare se ciò che è stato venduto è inquadrabile come il provento di un’Attività Economica Organizzata.
Se fosse ripetitiva e non occasionale si dovrebbe aprire P.Iva per essere in regola, in caso contrario, se è stato venduto un solo bene personale non si verrà colpiti da nessuna tassazione. La verifica viene fatta sull’abitualità delle vendite, per cui è bene fare un piccolo check delle proprie vendite per verificare di non ricadere nella fattispecie di commercio.
Da Poltrone e Sofà scopri tante promozioni anche sui divani: alcune offerte sono davvero irripetibili…
Vi presentiamo un breve excursus delle sedioline IKEA dedicate ai bambini: il prezzo e la…
La Generazione Z sta lasciando il segno nel mondo del design, combinando tendenze del passato…
Che cosa cambia a partire dal 2025 con i bonus per la casa: come intende…
La muffa si nasconde ovunque in casa e soprattutto in bagno: questo è dovuto sostanzialmente…
Tutti ormai parlano di reddito energetico, ma nessuno sa in cosa consiste davvero questa misura:…