Se sei in affitto non è escluso che ti mandino via anche prima della scadenza del tuo contratto. In alcuni casi è possibile.
Gli affitti hanno durata variabile, di solito ci si aggira su uno o due anni a seconda del contratto che si sottoscrive. Poiché prendere casa secondo questa modalità è in genere una soluzione temporanea prima di acquistarne una, l’inquilino ha la possibilità di andarsene prima della scadenza. Così non è vincolato a restare se trova una sistemazione migliore o deve trasferirsi.
Il preavviso minimo da dare per la disdetta anticipata è di 6 mesi per l’inquilino, per il resto può comunicarla in qualsiasi momento e senza dover fornire una motivazione precisa. Per quanto riguarda invece il locatore il discorso è diverso perché di norma deve attendere la scadenza del contratto per mandare via l’inquilino, che altrimenti perderebbe la casa da un giorno all’altro.
La disdetta da parte di chi affitta l’immobile infatti è limitata alla finalità di evitare che l’inquilino rinnovi il contratto. Quest’ultimo conserva il diritto a rimanere entro il termine indicato, ma in concomitanza alla prima scadenza il locatore può comunicare il suo intento di fermare il rinnovo. Dopo questa data però il vincolo decade e quindi chi affitta può recedere quando vuole.
Tanto vale dare alle circostanze il loro nome, perché se chi è in affitto viene cacciato in anticipo sui tempi si tratta di un caso di sfratto. Non si tratta di una procedura semplice da avviare perché insorge solo in caso il locatore noti delle gravi mancanze da parte degli inquilini. Un esempio è il mancato pagamento del canone di affitto per due mensilità.
Questo vale anche in caso il pagamento avvenga in ritardo per più di 20 giorni rispetto a quanto previsto nel contratto. Si incorre infatti nella morosità oltre che nell’inadempienza contrattuale, e il locatore può procedere inviando una diffida tramite raccomandata. Se in seguito alla diffida non si ottiene una risposta o una reazione non resta che affidarsi a un avvocato per ottenere il pagamento arretrato.
In caso invece sia già trascorsa la prima scadenza e l’inquilino abbia adempito a ciò che è previsto nel contratto il locatore può recedere, ma solo per esigenze specifiche e urgenti. Una di queste può essere la necessità ricostruire l’edificio o l’assenza perpetuata da parte dell’inquilino. In caso di vendita chi è in affitto ha diritto di prelazione sugli altri acquirenti.
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