Acconto IMU, scadenza vicinissima: ma come faccio a non pagarlo?

Attenzione, l’acconto per l’IMU dovrà essere versato a breve, la scadenza è vicina ma forse potresti anche non pagarlo, informati al più presto.

Come non pagare l'IMU
IMU, l’acconto a breve- (Living.it)

L’IMU insieme alla Tari, è una delle imposte che deve essere pagata da chi possiede un immobile, ad esserne esenti sono solo le abitazioni principali, a patto che non siano classificate di lusso. L’IMU è una delle imposte che i contribuenti odiano di più, per questo si tratta anche di una delle più evase, dopo il canone Rai e il bollo auto. Stando ai dati le mancate entrate per le casse dello Stato riguardo queste imposte, superano i 5 miliardi l’anno.

IMU 2024, quando puoi non pagarlo

IMU, scadenza vicinissima
IMU, come non pagarlo- (Living.it)

Riuscire a non pagare l’IMU sulla seconda casa, è difficile, infatti solo l’abitazione principale è esente dai versamenti. La scadenza per mettersi in regola quest’anno è fissata al 17 giugno 2024, esistono diverse strategie che i cittadini mettono in atto per provare a non pagare l’IMU sulla seconda casa, come ad esempio delle separazioni finte o dei falsi cambi di residenza di uno dei due coniugi, purtroppo si tratta di strategie limiti dell’illegalità.

Se si viene scoperti, si rischia di incorrere in diverse sanzioni e di dover sborsare parecchi soldi. Aldilà di questi stratagemmi, esistono anche delle possibilità legali che permettono di poter risparmiare sull’imposta. Esistono infatti diversi sconti e agevolazioni fiscali, che consentono di risparmiare somme di denaro alla fine dell’anno.

IMU, come riuscire a pagare di meno tutte le possibilità

Per poter risparmiare sull’IMU, esistono diversi modi come ad esempio quello di concedere l’immobile in comodato d’uso gratuito ai parenti di primo grado. Per questa tipologia di immobile infatti, è riconosciuto uno sconto del 50% sul totale dell’imposta dovuta. Per potersi muovere da questo punto di vista, è bene che siano rispettati alcuni requisiti tra cui, l’immobile dovrà essere utilizzato dal comodatario come abitazione principale.

L’immobile non dovrà appartenere ad una categoria catastale di lusso, il comodante dovrà possedere un solo immobile in Italia oltre alla casa principale, dovrà avere residenza e dimora nello stesso Comune in cui è situato l’immobile. Dovrà presentare la dichiarazione IMU per attestare il possesso di requisiti precedentemente elencati. Una possibilità inoltre per non pagare l’imposta, è quella che l’immobile sia valutato come non utilizzabile a causa dello stato di degrado. Il discorso riguarda ad esempio i ruderi, gli immobili demoliti o con il tetto crollato, dunque una casa inutilizzabile e inagibile.

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