Qualcuno lo sta chiamando un nuovo condono edilizio, mentre altri ne parlano in termini di semplificazione amministrativa sugli abusi edilizi.
Qualsiasi sia l’etichetta che si desidera affibbiare a tale provvedimento, le prime informazioni che il sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno condiviso sul prossimo provvedimento del governo sembrano aprire nuovi spiragli in favore di tutti i proprietari di casa che desiderano regolarizzare le piccole difformità delle proprie abitazioni e le irregolarità strutturali degli immobili, che riguardano circa l’80% degli immobili presenti sul nostro territorio.
Naturalmente, stiamo ancora parlando degli albori di tale provvedimento e, come tale, le informazioni che sono state finora diffuse sembrano essere evidentemente molto generiche e, per certi versi, anche un po’ confuse.
Diciamo subito che il MIT nel suo comunicato parla di diverse difformità che potrebbero essere regolarizzate in modo semplificato, intendendo come tali quelle formali (legate alle incertezze della disciplina vigente), edilizie interne (che riguardano singole unità immobiliari a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche) e ancora che potevano essere sanate all’epoca della realizzazione dell’intervento ma non possono essere sanate oggi per la disciplina della doppia conformità. Ancora, viene ricompreso nel novero delle semplificazioni anche il cambio di destinazione d’uso, pur tra categorie omogenee.
Fin qui, un perimetro molto vasto di ipotesi che vengono interessate dalla normativa in arrivo. Per il resto, tutto è lasciato all’interpretazione, piuttosto libera.
Quel che emerge è che il MIT si è ben guardato dal parlare di condono, preferendo invece focalizzarsi sulla regolarizzazione delle piccole difformità o irregolarità strutturali e sulla semplificazione delle procedure amministrative.
Della semplificazione dovrebbero evidentemente beneficiare i piccoli proprietari di immobili, molti dei quali attendono oramai da parecchi anni la regolarizzazione delle proprie proprietà immobiliari e trovano difficoltà a vendere o ristrutturare.
L’obiettivo è dunque sia quello di permettere a tali proprietari di poter regolarizzare la propria situazione che perdura da diversi anni (o decenni), sia ridurre il carico di lavoro degli uffici tecnici comunali, che sono storicamente sovraccaricati dalle richieste di sanatoria. Con tale intervento si punta pertanto alla semplificazione e all’efficienza amministrativa.
Per il resto, non possiamo che rimanere in attesa di ulteriori novità che, peraltro, non dovrebbero tardare ad arrivare, permettendo di inaugurare nel corrente anno un nuovo rapporto di semplificazione più strutturata e non occasionale.
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