Potreste avere un tesoro a portata di mano e non saperlo. Un semplice francobollo può arricchire il vostro conto in banca.
Ci sono francobolli che valgono una fortuna. Seppur non come in passato, la filatelia è ancora in voga e ci sono persone disposte a pagare tanti soldi per un francobollo specifico.
La filatelia affascina perché racconta delle storie, le storie dei francobolli. Parliamo della forma di collezionismo più diffusa al mondo inizialmente praticata dai regnanti. Da Re Giorgio V a Ranieri di Monaco, da Carlo II di Romania alla Regina Elena del Montenegro. Tra i personaggi noti non Reali citiamo come filatelico Franklin Roosevelt. Alcuni francobolli sono molto rari e bellissimi. Alcune collezioni valgono decine di migliaia di euro mentre altre 150 euro.
Dietro c’è comunque uno studio approfondito da parte del collezionista e molta dedizione. Prevalentemente le collezioni sono di tre tipi, per Paese, per tematica o per argomento. Più un francobollo è raro più il valore aumenta. Anche la filatelia, infatti, si basa sulla legge della domanda e dell’offerta. Il francobollo che presenteremo oggi è italiano, molto antico e di forte interesse storico nonché economico.
Il francobollo da 20 mila euro, scopriamo i dettagli
C’è un francobollo che può valere fino a 20 mila euro. Fa parte di una serie molto rara, anche più del singolo, concepita nel 1859 dal Ducato di Parma, influente nella zona Emiliana nel periodo preunitario. La collezione ha una sua rilevanza perché è stata l’ultima prima dell’Unificazione. Risulta, dunque, storicamente molto rilevante. Tutti i francobolli della collezione hanno una forma ottagonale nel disegno, non hanno la dentellatura oppure una filigrana. Ci vorrà ancora qualche anno perché diventi comune.
La forma è piuttosto semplice e ci sino cinque francobolli di stile simile e con valore diverso. Si va dai 5 centesimi fino agli 80 centesimi. Secondo i filatelici ogni singolo pezzo della collezione del Ducato di Parma vale da centinaia a migliaia di euro in base allo stato di conservazione. Il valore più alto è legato al nuovo linguellato. Il pezzo da 80 centesimi può valere fino a 4.500 euro, quello da 5 centesimi arriva a 10 mila euro mentre l’intera collezione in stato perfetto vale 20 mila euro.
Nella collezione c’è anche un francobollo da 40 centesimi. Questo può valere da 200 a 5 mila euro. Nel pezzo. all’interno dell’ottagono si legge “Stati parmensi” e “Centesimi 40”. La rilevanza della collezione dipende, dunque, dall’ambito storico di produzione. Siamo nell’Italia preunitaria e da qui la rarità di questi francobolli.