Gli scienziati sono riusciti a trovare un modo per produrre luce attraverso delle semplici piante. Ecco cosa hanno scoperto.
Negli ultimi anni, si è cercato di dare massima priorità allo sviluppo di fonti energetiche pulite. L’obiettivo principale è quello di ridurre al minimo le emissioni. Si tratta di un modo per proteggere l’ambiente e il pianeta che, a causa dell’essere umano, sta soffrendo sempre di più.
Di recente, un team di ricerca internazionale ha fatto una scoperta davvero particolare. È riuscito a utilizzare le piante al posto di lampatine e lampadari. Tutto questo potrebbe rappresentare una svolta non indifferente. Inoltre, non sembrano esserci rischi per l’uomo o per gli altri esseri viventi.
L’ingegneria genetica, nel corso degli ultimi anni, si è sviluppata moltissimo. Si tratta di una branca particolarmente delicata perché consente di isolare i geni, di studiarli e di inserirli all’interno di un altro organismo vivente. Gli studiosi, di recente, sono riusciti a raggiungere un grande traguardo. La ricerca è stata portata avanti da Planta, una startup di Mosca, e da due team diversi composti da esperti provenienti dall’Imperial College di Londra ne dalla Russian Academy of Sciences di Mosca.
Il loro impegno ha consentito di fare vita a qualcosa di sorprendente. Sono stati in grado di rendere luminosi alcuni tipi di piante. Hanno ottenuto un successo particolare con la ‘Nicotiana tabacum L.’. Questo vegetale, infatti, possiede uno tra i codici genetici maggiormente conosciuto. Per rendere possibile tale esperimento, hanno prelevato dei geni da un gruppo di funghi bioluminescenti.
Le piante, così, hanno cominciato a emettere un’intensa luce verde. Essa è presente per tutta la dura della loro vita anche se, con la vecchiaia, diventa un po’ meno brillante. La cosa più incredibile è che le emissioni dannose sono totalmente assenti. Inoltre, non espongono gli esseri umani ad alcun pericolo. La sopravvivenza stessa delle piante non viene messa a rischio. Non possono ‘fulminarsi’, di conseguenza, la manutenzione è minima.
L’uso di questa tecnica ha un potenziale enorme. Si potrebbero ridurre tutte le fonti luminose attuali, sia di natura pubblica che privata. Ciò avrebbe delle conseguenze positive anche sulle bollette. Probabilmente, non sarebbe più necessario pagare somme di denaro così alte, ma solo una piccola tassa. In passato, c’erano già stati studi simili, però, nessuno si era rivelato così tanto promettente.
Tali scoperte potrebbero aprire le porte a qualcosa di totalmente nuovo. Sicuramente, gli scienziati non si fermeranno qui. Con le attuali conoscenze si potrebbe davvero arrivare a una svolta decisiva.
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