Va bene mangiare a qualsiasi orario? Secondo un recente studio mangiare dopo una certa fascia oraria può essere molto dannoso.
A che ora mangi di solito la sera? Nelle varie parti del mondo gli orari per cenare sono diversi. Ci sono zone in cui si cena alle 6 del pomeriggio. In altre zone la cena si fa verso le 20-21 di sera, come ad esempio in Italia. L’importante è cenare ad un orario che permetta la corretta digestione dei pasti. Ma che dire di coloro che cenano ancora più tardi?
Molti, infatti, possono essere influenzati dal fatto che tornano tardi dal proprio lavoro. Ecco perché possono anche cenare ad orari che non sono proprio adatti ad un pasto. Ci chiediamo quindi che effetto può avere cenare molto tardi sulla nostra salute. E ce lo spiega proprio uno studio condotto da alcuni ricercatori. Questo studio sottolinea l’importanza dell’orario dei nostri pasti, soprattutto della cena.
Un recente studio pubblicato su Nutrition & Diabetes ha sollevato diverse preoccupazioni riguardo alla pratica comune del mangiare dopo le 23:00, avvertendo che potrebbe essere collegata a rischi per la salute. I risultati della ricerca, presentati in occasione della Giornata Mondiale del Sonno, hanno mostrato un chiaro legame tra il consumo tardivo di pasti e un aumento del rischio di mortalità per diverse cause, con particolare enfasi sul rischio di sviluppare il diabete.
Il Professor Angelo Avogaro, Presidente della Società Italiana di Diabetologia, ha evidenziato l’importanza del “timing” dei pasti, sottolineando che consumare pasti ad alto contenuto energetico durante le ore notturne potrebbe esporre a rischi maggiori. Questa preoccupazione riguarda soprattutto coloro che lavorano di notte.
Secondo lo studio, coloro che si concedono una cena dopo le 23:00 hanno un rischio di mortalità per diabete quasi raddoppiato rispetto a chi evita questa pratica. Inoltre, c’è stato un aumento del 21% del rischio di mortalità generale tra coloro che consumano pasti molto calorici durante la notte.
L’orologio biologico interno del corpo umano, che regola una serie di funzioni vitali in base all’ora del giorno, sembra essere disturbato dai ritmi di vita moderni e dall’eccessiva esposizione alla luce artificiale. Questo può portare a problemi metabolici e malattie croniche, con una particolare incidenza tra i lavoratori notturni.
Questi ultimi, rispetto ai loro colleghi diurni, mostrano un maggiore rischio di obesità e significative alterazioni metaboliche, come iperglicemia e disturbi del profilo lipidico. Inoltre, tendono ad optare per alimenti meno salutari e più processati, accrescendo ulteriormente il pericolo per la loro salute metabolica.
Insomma, questi risultati sottolineano l’importanza di adottare abitudini alimentari più consapevoli e di sensibilizzare sull’importanza di una dieta bilanciata anche durante le ore notturne. Un maggiore impegno nella scelta di cibi leggeri e nutrienti potrebbe contribuire a ridurre tali rischi e a promuovere una migliore salute metabolica a lungo termine.
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