Il grido di allarme di un genitore che non sa come fare a spiegare all’amico del figlio in che modo deve usare il bagno.
Quante volte sarà capitato anche a noi genitori di ritrovarci in casa l’amichetto di nostro figlio, con un po’ di “problemi” di igiene. Così, un genitore ha deciso di rivolgersi a una rivista americana, sulla quale tiene una rubrica una nota scrittrice e blogger, Emily Gould. La domanda che fa il genitore è semplice: come fare a spiegare a un bambino di 8-9 anni che non usa correttamente il bagno?
Il genitore spiega di avere dei seri problemi con l’amico del figlio: “Abbiamo tre bagni in casa nostra, e se viene a trovarci per giocare due ore, inevitabilmente trova il modo di fare pipì su tutte le tavolette del water e sul pavimento di tutti e tre i bagni”. Insomma, la situazione non è per nulla piacevole, ma contestualmente come ci possiamo rivolgere a un bambino? Anche a voi è capitato qualcosa del genere.
Con l’ausilio della risposta data dalla Gould, cerchiamo di capirci qualcosa anche noi e di farvelo capire. In sostanza, come dobbiamo comportarci in questi casi? Parlare coi genitori del bambino, anche se può sembrare imbarazzante, è probabilmente la soluzione più diretta ed efficace. In sostanza, dobbiamo spiegare loro di aver notato questi comportamenti e chiedere se anche a casa faccia così.
Mi raccomando, ci vuole gentilezza, perché sicuramente c’è un rapporto anche tra genitori che va preservato in questi casi. Possiamo anche lavorare sul bambino: limitare l’uso a un solo bagno può contenere il problema e rendere la pulizia più gestibile. Basta spiegargli che per praticità si va tutti nello stesso bagno ed eventualmente chiudere temporaneamente gli altri due.
Dopo che il bambino ha usato il bagno, fai un controllo discreto e pulisci immediatamente se necessario, con la stessa discrezione si può anche parlare col diretto interessato, sottolineando come certi comportamenti non siano propriamente opportuni da usare. Se la situazione non migliora, potresti considerare di limitare le visite del ragazzino a casa vostra.
Del resto, le alternative ci sono: se proprio non è possibile – per vari motivi – far giocare vostro figlio a casa dell’altro bambino, potete organizzare le attività all’aperto quando il bambino viene a trovarvi. Non ci sono dubbi che la situazione è delicata e non potete certo essere troppo duri, ma un giusto mix di gentilezza e fermezza è quello che ci vuole in questi casi.
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