“Io non uccido le zanzare”, il motivo è serissimo: sapete perché lo fa?

Durante l’estate le zanzare possono diventare un vero e proprio incubo, soprattutto nelle zone umide, eppure questo entomologo non le uccide: perché?

Zanzara
Le zanzare sono tra gli insetti più odiati al mondo, eppure questo entomologo preferisce studiarle, piuttosto che ucciderle (Living.it)

Cosa ci viene in mente se pensiamo all’estate? Il mare, la montagna, la frutta, il bel tempo o le ferie di sicuro. Ma poi anche il caldo soffocante o le zanzare che ci ronzano nelle orecchie tutta la notte, non lasciandoci dormire. Le zanzare sono sicuramente tra gli insetti più universalmente detestati: siamo infatti portati a pensare di doverle sterminare e spesso attuiamo soluzioni proprio a quello scopo.

Un famoso entomologo americano, però, non è dello stesso avviso. E anzi ha trascorso la maggior parte della sua vista a studiare le zanzare, anche al fine di conoscerle e trattare le malattie che esse possono trasmettere. Un esempio è il virus del Nilo occidentale, una malattia che nella maggior parte dei casi non provoca sintomi, ma che in altri può portare a febbre, gravi infezioni o addirittura alla morte.

Per sconfiggere il tuo nemico devi conoscerlo: l’entomologo che studia le zanzare da tutta la vita

Zanzara goccia acqua
Weissmann studia le zanzare da una vita, anche al fine di prevenire la diffusione di alcune gravi patologie portate da questi insetti (Living.it)

Ed è proprio per evitare derive di questa gravità che Michael Weissmann dedica la sua vita allo studio degli insetti e, in particolare, delle zanzare. È infatti associato col centro Vector Disease Control International (VDCI), il quale raccoglie dati sulle zanzare in tutte le Nazioni per aiutare a contenere i problemi causati da queste specie di insetto.

La sua passione risale all’infanzia, quando invece di approcciare gli insetti con la solita attitudine di disgusto, preferiva studiarne gli aspetti più interessanti. Di base in Colorado, Weissmann è oggi fiero di dire che nello Stato americano “si fanno le cose nel modo giusto“. Oltre a campionare gli insetti e a studiarli, il centro di Weissmann propone anche soluzioni per contenere il problema.

Come fermare il virus del Nilo occidentale: dobbiamo aggiustare quello che abbiamo rotto

E dal momento che nel 2023 sono stati registrati numerosi casi di virus del Nilo Occidentale, nonché ben 51 morti, i loro consigli possono tornare davvero utili. Non è un segreto, ad esempio, che le zanzare proliferino in ambienti umidi e bui, per questa ragione il centro ha identificato decine di aree in cui le larve di zanzara tendono a riprodursi.

In quei casi Weissmann fa ricorso a un tipo di insetticida che attacca solo le larve di queste zanzare, senza influire sulle altre specie di insetti, ad esempio le api. In altre aree, magari quelle ricche di predatori naturali, lascia che sia la natura a fare il suo corso.

Generalmente l’entomologo ha un approccio molto scientifico alla questione e ha infatti dichiarato: “In posti come Denver (Colorado), dove abbiamo modificato l’habitat così tanto che le zanzare stanno proliferando in luoghi in cui prima non esistevano, penso che abbiamo il dovere di aggiustare quello che abbiamo rotto. Soprattutto ora che il virus del Nilo occidentale è qui“.

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