Ci facciamo il ghiaccio in casa per i cocktail, ma è sicuro? Le regole da seguire per non correre nessun rischio per la nostra salute con un procedimento che non ammette distrazione, come del resto accade per la preparazione di tutti gli alimenti.
Soprattutto nel periodo estivo molte persone si sentono più “creative” anche stando a casa alle prese con la preparazione di alimenti e bevande che possano dare un refrigerio contro il forte calore, specialmente in quest’estate rovente che sta creando non pochi problemi alla popolazione. Infatti si sta male non solo per strada o a lavoro, ma anche quando ce ne stiamo a casa (qui troverete dei suggerimenti per alimentarsi e stare freschi).
Con le abitazioni che si possono surriscaldare in modo pericoloso senza prendere le dovute precauzioni. Ma anche in questo caso, in tanti si sentono di poter sperimentare nuove bevande, sottovalutando un grosso problema: quello del ghiaccio fatto in casa. Infatti molto spesso siamo superficiali nella preparazione di quello che deve essere considerato a tutti gli effetti come un alimento.
Il pericolo che si corre con il ghiaccio fatto in casa
Ci sarebbe molto da dire in verità anche sul ghiaccio preparato dalle attività commerciali, ma in questa sede limitiamoci a parlare di quello che ci prepariamo noi a casa. Sono tante le minacce che possiamo correre in questo caso anche se, come detto, sottovalutiamo il problema. Scarsa igiene innanzitutto, a partire da quella delle mani. Ma anche mancanza di sanificazione degli oggetti e dimenticanze varie possono mettere seriamente a rischio la nostra salute (qui invece potete conoscere la procedura per rinfrescarvi con un ghiacciolo fatto in casa).
Arrivando a contaminare il ghiaccio che finisce poi nei nostri bicchieri in varie occasioni. Infatti, ripetiamo, che non tutti riescono ad essere consapevoli che lo dobbiamo considerare alimento a tutti gli effetti e che quindi lo dobbiamo trattare con la massima attenzione anche quando lo conserviamo. Partiamo dall’acqua.
Per fare il ghiaccio usiamo al 99% acqua del rubinetto, che in alcune zone d’Italia, a causa di problemi che si sono registrati in alcune città con gli acquedotti, non è bevibile. Quindi partiamo col primo rischio che andiamo a correre già con la natura della materia prima. Poi passiamo alle norme igieniche, quelle che riguardano i contenitori non sempre lavati e sterilizzati a dovere.
Passando poi per la conservazione: mettiamo quasi sempre nel freezer il ghiaccio senza una copertura sopra, pensando che non ci possano essere degli elementi che lo possano contaminare. Evitiamo di farlo, e prima di servirlo e toglierlo dai contenitori, puliamo sempre la parte alta ed esposta con dell’acqua pulita.
I rischi che si corrono con il ghiaccio
I rischi principali che si possono correre con ghiaccio contaminato vanno dai piccoli disturbi che possono dare fastidio ad un soggetto sano fino a effetti più gravi con i bambini e le persone anziane. Non dobbiamo dimenticare che microbi e batteri possono contaminare senza problemi il ghiaccio, anche se lo conserviamo in congelatore.
Questi microorganismi infatti possono resistere anche a temperature sotto lo zero. Se non è sempre sicuro il ghiaccio che ci facciamo in casa per i nostri cocktail figuriamoci lo scenario che si può avere nei locali tra bar e ristoranti. Un consiglio: in questo caso evitate di chiederlo, piuttosto pretendete bevande sigillate e tenute fresche in frigo.