E’ possibile vivere in una casa di 15 metri quadri a 870 euro mensili? Cosa prevede la legge a tal proposito e se lo permette.
Il decreto “Salva-casa” ha introdotto nuove norme per le dimensioni minime dei monolocali, riducendo la superficie minima abitabile a 20 metri quadri per una persona e 28 metri quadri per due persone.
Anche l’altezza minima dei soffitti è stata abbassata a 2,40 metri. Queste modifiche potrebbero influenzare il mercato immobiliare, rendendo abitabili immobili precedentemente non conformi.
I diversi esempi di affitto di mini-appartamenti in Italia: metratura e costo mensile
Esempi di affitti di mini-appartamenti sono presenti in diverse aree di Milano. Nella zona di Città Studi, un monolocale di 19 metri quadri con soggiorno-cucina e letto soppalcato viene affittato a 800 euro al mese.
A corso Como, un appartamento di 9 metri quadri con letto singolo e un cucinino all’ingresso costa 650 euro al mese. Nella stessa area, un monolocale di 20 metri quadri viene affittato per 1.000 euro al mese.
A Piazzale Lagosta, un pied-à-terre di 15 metri quadri ha un costo mensile di 870 euro, mentre nella zona di Città Studi, un monolocale arredato di 15 metri quadri al piano terra costa 700 euro al mese.
Vivere in un appartamento di 15 metri quadri a 870 euro al mese: cosa prevede la nuova normativa
Con la nuova normativa che entrerà in vigore a partire dal prossimo 29 luglio, la Corte di Cassazione ha stabilito che i Comuni non possono negare la residenza in appartamenti non abitabili, sebbene questo possa comportare sanzioni. È legale affittare appartamenti non abitabili a condizione che l’inquilino sia consapevole della situazione.
Il decreto “Salva-casa” potrebbe facilitare l’ottenimento dell’abitabilità per questi piccoli appartamenti. Tuttavia, resta da vedere come queste nuove norme influenzeranno il mercato immobiliare.
Alla domanda se sia possibile vivere in una casa di 15 metri quadri a 870 euro al mese, la risposta è complessa e dipende da molteplici fattori.
La vivibilità in uno spazio così ridotto richiede notevoli adattamenti e una gestione ottimale degli spazi. Chi decide di affrontare questa scelta dovrà valutare attentamente i pro e i contro, considerando non solo l’aspetto economico ma anche quello del comfort abitativo.