Questa estate siamo alle prese anche con la diffusione di un’alga tossica, scopriamo dove non conviene fare il bagno.
Tra i numerosi problemi che affliggono le spiagge italiane, quest’anno dobbiamo fare i conti con una nuova minaccia. Si tratta dell’infestazione da parte di un’alga tossica, la Ostreopsis Ovata, presente in diverse spiagge italiane. Secondo il report fornito da Arpa riguardante la qualità delle acque, però, questa alga non è stata considerata ai fini dell’assegnazione delle bandiere.
Tratti di mare che presentano questa alga non dovrebbero essere percorsi, ai quali però non è stata ancora assegnatala Bandiera Rossa, ossia la bandiera che indica il divieto di balneazione. Ma dove è maggiormente presente l’alga tossica? In particolare, e non è la prima volta, si tratta di una regione del Meridione, la più gettonata in assoluto.
Alga tossica in mare, una regione è alle prese con l’infestazione: le zone da evitare
La regione maggiormente colpita dal fenomeno è la Puglia, che in estate domina sul settore turistico non solo grazie alle bellezze paesaggistiche ma anche per le infrastrutture presenti sul territorio. Ma per quale motivo la Ostreopsis Ovata è così pericolosa? Si tratta di un’alga che rilascia una sostanza tossica che può comportare brutte conseguenze, in certi casi anche gravi.
È importante non venirne a contatto, evitando di nuotare in zone di mare coperte da questa alga. La zona maggiormente colpita è quella di Bari e provincia, dove la presenza dell’alga è stata segnalata in zona San Giorgio. In questo mese di luglio, tuttavia, la presenza dell’alga segnala un lieve riduzione rispetto ai mesi precedenti.
Si tratta di un segnale positivo. Alcune zone di mare sono passate dal bollino rosso a quello arancione. Comunque sia, non bisogna sottovalutare la situazione, Arpa lancia l’allarme e consiglia di non abbassare la guardia, dato che l’infestazione è ancora ampia. Altre zone della Puglia colpite sono Santo Spirito, Giovinazzo, Molfetta, Monopoli e tante altre. Si consiglia di consultare l’elenco fornito da Arpa sul suo sito ufficiale.
Puglia invasa da un’alga tossica, attenzione ai sintomi
Non bisogna andare nel panico, bisogna solo fare attenzione ed essere informati. La Ostreopsis Ovata è un’alga unicellulare appartenente al gruppo delle Dinoflagellate. Di solito è stanziata lungo i fondali rocciosi, perciò c’è più probabilità di trovarla in zone costiere rocciose. Il suo ambiente ideale sono i mari tropicali.
I cambiamenti climatici che stanno trasformando il Mediterraneo in un mare tropicale sono la causa dell’infestazione. Ma questa alga potrebbe essere stata introdotta anche dalle navi in transito, provenienti da luoghi esotici. Nel corso degli ultimi venti anni la situazione è diventata sempre più pericolosa, con il fenomeno che si è intensificato drasticamente a partire dal 2000.
Le temperature sempre più calde ne favoriscono lo sviluppo. L’alga rilascia una tossica, la Palitossina, una delle biotossine marine più tossiche e che possono uccidere anche gli animali marini, come crostacei, molluschi, pesci, ricci, stelle di mare e altri organismi. Se si viene a contatto con un’alga del genere i sintomi si scatenano dopo qualche minuto.
Tra i sintomi più frequenti sono faringite, rinite, bronchite, dermatite, congiuntivite, febbre alta, e sensazione di malessere in generale. Alga tossica sulle spiagge italiane: qui è meglio che non fai il bagno. Massima attenzione. E ancora: Vai in vacanza qui? Attento, è una delle mete più ricercate, ma il mare è il più inquinato d’Italia.