La recinzione della casa del vicino sembra troppo imponente e intrusiva. Come capire se è a norma o no?
Le recinzioni definiscono lo spazio esterno di alcune abitazioni, utili a proteggere e offrire un senso di privacy e sicurezza, oltre che essere un elemento distintivo del paesaggio domestico. Possono essere realizzate utilizzando vari materiali tra cui legno, metallo, vinile, pietra, granito, ecc. ognuno dei quali conferisce un’estetica unica allo spazio interno ed esterno.
Una recinzione robusta e ben costruita può aiutare a proteggere da intrusioni indesiderate e da occhi indiscreti. Eppure, a volte sembra che somiglino più a delle fortezze che a semplici recinzioni. Alcune possono essere progettate in modo eccessivamente elaborato e/o imponente, rischiando di dominare il paesaggio invece di integrarsi armoniosamente con esso, risultando anche fin troppo intrusive.
Quando la recinzione è troppo intrusiva o a norma
Solitamente per delimitare terreni agricoli, cortili, e giardini di case adiacenti con muri o altre strutture permanenti, è importante fare richiesta per avere l’autorizzazione comunale, a meno che non si tratti di una recinzione metallica, non soggetta a vincoli paesaggistici. È essenziale anche considerare le normative locali vigenti che regolano le distanze e le altezze consentite per le recinzioni di confine, pensate per prevenire potenziali ostilità anche tra proprietari di terreni adiacenti e per garantire il rispetto degli spazi altrui.
Le leggi stabiliscono criteri specifici che devono essere seguiti durante la realizzazione delle recinzioni, che possono includere ad esempio limiti sull’altezza della recinzione, restrizioni sulla posizione rispetto ai confini di altre proprietà, requisiti per materiali adeguati che non danneggino la proprietà adiacente, ecc. Dunque prima di procedere con l’installazione di una recinzione, è consigliabile consultare le leggi locali e, se necessario, ottenere le autorizzazioni pertinenti dalle autorità competenti.
Sulle distanze la legge riporta nell’articolo 873 del Codice Civile : “le costruzioni su fondi finitimi, se non sono unite o aderenti, devono essere tenute a distanza non minore di tre metri. Nei regolamenti locali può essere stabilita una distanza maggiore”. Quando due costruzioni non aderiscono tra loro, è importante sapere che la distanza minima da mantenere è di almeno 3 metri, salvo regolamenti di edilizia locale, vincoli ambientali e codice della strada. In altri casi invece la distanza potrebbe essere persino diminuita, ma solo in caso di accordo tra vicini confinanti. Inoltre può essere scelta un’altezza che impedisca di sporgersi e di allungare le braccia oltre il confine.