Sia il sottotetto che la mansarda possono diventare il valore aggiunto della vostra casa, ma la luce è un fattore fondamentale da considerare per renderla abitabile.
Spesso lasciate come depositi o sgabuzzini, le soffitte possono sorprendere per il loro potenziale nascosto, che purtroppo rimane appunto potenziale, senza essere mai sfruttato a pieno. Molte persone infatti rilegano a quegli ambienti un ruolo di magazzini, dove vengono disposte le conserve, scatoloni di vestiti, o oggetti di ogni genere, ma che come ben sappiamo, come nel caso delle cose che entrano nel garage, difficilmente rivedranno luce.
Una delle soluzione più apprezzate è invece quella di ottimizzare il proprio sottotetto per ricavare degli spazi che saranno funzionali per le attività da svolgere in casa, se non addirittura abitabili. Tra le scelte possibili e più gettonate abbiamo sicuramente quella di una stanza che ricoprirà il ruolo di ufficio, o anche una vera e propria camera da letto. A seconda della metratura disponibile si può optare per creare anche più ambienti, e avendone la possibilità si potranno fare combinazioni che includono camera una camera e un bagno, che può svolgere anche il ruolo di stanza lavanderia.
Un’illuminazione ben bilanciata per la mansarda e i suoi segreti
Quando si parla di queste trasformazioni, il fattore luce è sicuramente chiave e da non trascurare, visto che stiamo parlando di un luogo della casa inizialmente non progettato per svolgere funzioni dettagliate. Per scegliere la giusta illuminazione dobbiamo sicuramente studiare il posto con cui abbiamo a che fare. Innanzitutto c’è un minimo di luce naturale che per legge deve entrare, con un “Fattore medio di luce diurno” minimo al 2%.
Il miglior modo per sfruttare al massimo la luce esterna è quello di servirsi di finestre a bilico, dalla facile pulizia e con la possibilità di implementare un motore elettrico, o le finestre per tetti. Quest’ultime in particolare possono essere installate con più pendenze, ma risultano particolarmente adatte quando la pendenza va dai 2° ai 15°. Una volte terminate le valutazioni sulla luce naturale e la sua resa all’interno della stanza, possiamo passare a quella artificiale.
Questa infatti viene seconda, ma solo per ordine e non per importanza, e il suo studio si rivela altrettanto fondamentale. L’altezza dei soffitti è infatti solo uno dei parametri. Se è vero che un soffitto alto può promuovere l’uso di un lampadario, e allo stesso tempo vero che un soffitto a spioventi potrebbe creare fastidiosi giochi di ombre, e preferire l’utilizzo di applique da pareti o strisce led. Anche l’utilizzo dei colori va ad impattare come la luce viene riflessa all’interno della stanza. Scegliere infatti una palette neutra e con colori caldi, oltre a rendere l’ambiente più accogliente, vi aiuterà a dare un’impressione di spazialità maggiore.
Se poi andiamo ad aggiungere in combinazione a questi elementi degli specchi, posizionati in maniera da dare profondità alla stanza, e una scelta di arredamento che non andrà ad affaticare la vista con l’abbondanza, ma resterà più minimal e con una linea sinuosa, il gioco è fatto.