Dopo aver utilizzato l’olio per friggere, è possibile riutilizzarlo anche 4 o 5 volte grazie a un semplice metodo che permetterà di fare tutto con più semplicità e velocità..
L’olio è uno degli elementi più versatili da utilizzare in cucina e non solo. Dal punto di vista culinario presente in tantissime ricette può essere utilizzato come emulsionante, conservante, per il condimento, per insaporire, come agente di cottura, ecc. adattandosi a una vasta gamma di tecniche culinarie, che l’hanno reso nel tempo un elemento indispensabile in molte tradizioni gastronomiche. Inoltre è un elemento che può essere estratto da tantissime fonti vegetali, come olive, semi di girasole, semi di sesamo, semi di lino, arachidi, e molti altri.
Una delle tecniche culinarie più comuni per utilizzare l’olio è sicuramente la frittura, che prevede l’immersione degli alimenti in olio (o grassi) dalla temperatura bollente, utilizzato in cucina per rendere gli alimenti croccanti all’esterno e teneri all’interno. L’atto di friggere, se fatto correttamente, può trasformare ingredienti semplici in piatti irresistibilmente croccanti e deliziosi.
Molte ricette famose nel mondo prevedono l’utilizzo della tecnica della frittura per esaltare e arricchire i piatti dal gusto al al morso, sia che si tratti di piatti dolci, salati, semplici o elaborati. La frittura è una tecnica che può sembrare apparentemente semplice, ma richiede attenzione. Inoltre c’è anche un aspetto cruciale di questa pratica culinaria spesso trascurata: la degradazione dell’olio da frittura. Dopo ogni utilizzo infatti l’olio tende a deteriorarsi lentamente, inoltre inizierà ad accumulare residui e sostanze indesiderate che lo possono rendere inutilizzabile per ulteriori fritture, alterandone il sapore. In questi casi l’unica cosa da fare è dover buttare via l’olio, spesso anche in grandi quantità, con la sensazione di aver sprecato tantissimo prodotto.
Per evitare di cambiare l’olio a causa di residui rimasti sul fondo, c’è un modo molto semplice per ripulire l’olio così da poterlo riutilizzare da zero, almeno per altre 4 o 5 volte. La tecnica consiste nel riempire una ciotola con amido di mais e acqua, che vanno mescolati insieme fino a creare una sorta di pastella liquida ben amalgamata senza grumi. A questo punto, quando l’olio è ancora caldo ma non bollente, si andrà a versare il composto all’interno. A questo punto basterà mescolare i prodotti.
La pastella inizierà ad amalgamarsi raccogliendo tutti i residui presenti nel tegame, che potranno essere rimossi facilmente, sia dalla superficie che dal fondo. Qualora ci fossero ancora residui dopo il primo passaggio, si potrà ripetere fino a che l’olio non sarà completamente pulito. Questo metodo funziona solo per ripulire l’olio ma dopo 4 o 5 volte che sarà stato utilizzato, potrebbe ormai essere da buttare perché l’olio tenderà a bruciarsi col rischio di diventare cattivo al gusto e per l’organismo.
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