Il fotovoltaico è una soluzione sostenibile ed economica da molti punti di vista, ma in alcuni casi si potrebbe rischiare di spendere molto di più anche con poco. Ma c’è una soluzione..
In questi ultimi anni abbiamo sempre visto spuntare pannelli tra i palazzi delle nostre città in maniera sempre maggiore, magari anche grazie ai bonus forniti. L’impianto fotovoltaico ha infatti permesso di mettere a disposizione un’innovativa soluzione energetica dove le nuove forme di tecnologia offrono non solo la possibilità di produrre energia pulita e sostenibile, ma anche di risparmiare significativamente sulle bollette energetiche. Questo sistema sfrutta la luce del sole per generare elettricità, riducendo così l’utilizzo di fonti di energia non rinnovabili, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Installare un impianto fotovoltaico permette di ridurre notevolmente i costi energetici a lungo termine e può durare anche fino a 25 anni. Per i diversi vantaggi che offre sempre più persone stanno optando per l’energia solare come modo per ridurre i costi energetici e contribuire alla sostenibilità, ma c’è un piccolo dettaglio di cui tenere conto per risparmiare davvero.
Anche l’impianto fotovoltaico come ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro, uno di quest’ultimi è un particolare che spesso non viene calcolato ma che potrebbe rendere le promesse di questo sistema una truffa. Il problema risiede nel meccanismo di compensazione previsto dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) il quale riconosce un compenso di circa 0,10 euro per ogni kWh prodotto e immesso in rete dall’impianto fotovoltaico.
La “truffa” in tutto questo sta nel prezzo di acquisto e nel prezzo di vendita, infatti ogni kW messo in rete verrà pagato circa 0,10 centesimi. Se dopo mezz’ora si avrà necessità di prelevare dalla rete lo stesso kW, sarà necessario pagarlo al fornitore per ben 0,35 centesimi, in base alla tariffa contrattuale. Per riuscire a tutelarsi da questa perdita di soldi continua è importante cercare di consumare tutti i kW prodotti.
Per questo può essere d’aiuto adottare un sistema di accumulo, composto da batterie in grado di immagazzinare l’energia prodotta durante le ore di picco di produzione solare, consentendo di utilizzarla quando l’impianto smette di generare energia, come durante la notte o in caso di assenza di luce solare a causa di agenti atmosferici. In questo modo, il sistema contribuisce a garantire una maggiore resilienza energetica, fornendo un’autonomia durante i periodi di blackout o interruzioni della fornitura elettrica.
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