Lavandino o lavello, le differenze per l’arredamento e le caratteristiche tecniche: cose da sapere prima di scegliere quale dei due installare.
Lavandino o lavello, quali dei due è più opportuno installare? Prima di scegliere tra i due, sarebbe più opportuno che tu conosca per filo e per segno le caratteristiche di entrambi. Arredare casa con stile, e allo stesso tempo riuscire a far in modo che tutte le stanze risultino funzionali al loro scopo dividendo gli spazi in modo corretto, non è un’impresa così semplice come potrebbe sembrare.
Parti dal presupposto, d’altronde, che non sempre si riesce a stabilire quanto utili o non utili possano essere determinati ambienti della casa, fino a che non si ha la possibilità di sperimentarlo con cadenza quotidiana. È proprio in quei momenti che si comprende se le scelte prese in fase di arredamento della casa siano state azzeccate o meno.
Torniamo ora al dilemma con cui abbiamo aperto l’articolo di oggi, e cioè quello che riguarda il bagno. Oltre a fornirti consigli su come rendere esteticamente attraente persino un bagno antiquato, quest’oggi ci concentreremo sulla diatriba lavello-lavandino. Quali sono le differenze tra i due? E quale, soprattutto, è il più adatto per il tuo bagno?
Sei sicuro di conoscere la differenza tra lavandino e lavello, oppure hai sempre pensato che questi due termini fossero sinonimi? Se la risposta è no, saremo noi a fornirti tutte le indicazioni utili per operare una scelta assennata in tal senso.
Innanzitutto, il termine “lavandino” è un termine molto più generico rispetto al lavello, in quanto indica semplicemente una vasca dotata di scarico ed acqua corrente attraverso cui effettuare operazioni di lavaggio. Il termine “lavello”, invece, ha origini antiche e che afferiscono soprattutto al contesto religioso. Ad oggi, quando si parla di lavello, si fa riferimento esclusivamente al lavandino del bagno.
Il lavello, rispetto ad un comune lavandino, tende però a costare di più. La differenza, a livello di prezzo, la fa ovviamente il materiale da cui lavello e lavandino sono composti. I lavandini, infatti, sono genericamente realizzati in metallo, marmo o ceramica – materiali, entrambi, che si adattano sia all’ambiente del bagno sia a quello della cucina -, facilissimi da disinfettare e da pulire. Con il lavello, invece, siamo su un piano completamente diverso.
Se il lavandino è un complemento d’arredo più semplice sul quale puntare, anche in virtù dei materiali impiegati, con il lavello siamo su tutt’altro livello. Si tratta, in genere, di un’opera dal design più sofisticato, spesso composta da materiali pregiati, e per questo più costosi. Pietra e ceramica i più impiegati, a cui recentemente si sono aggiunti materiali quale gres, resina e vetrocemento.
Sui costi di realizzazione, non c’è dubbio che quelli del lavello siano superiori. Attualmente, i lavelli più diffusi – e che potresti facilmente trovare negli appartamenti dei tuoi amici – sono costituiti da una vasca esterna e appoggiati ad un piano, solitamente abbinati a rubinetti dalla linea particolare. Spazio all’estetica, verrebbe da commentare, oltre che alla funzionalità.
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