Arredare le pareti di casa senza però utilizzare mobili? Basta scegliere la tappezzeria più adatta alle diverse stanze. Ecco qualche consiglio utile.
Chi l’ha detto che la carta da parati è passata di moda? L’utilizzo della tappezzerie per arredare le pareti di casa senza dover per forza riempire gli ambienti con il mobilio, è stato un vero must have tra gli anni Sessanta e Ottanta. Poi sono passati un po’ sotto gamba, considerati troppo retrò in anni in cui si cerca la novità, il progresso alle porte del Nuovo Millennio.
La verità però è che i parati sono ancora il trucco più consigliato anche dagli esperti di interior design come escamotage per dare un effetto ottico di riempimento degli ambienti domestici -dalla cucina al bagno passando ovviamente per living e camere da letto- senza dover accumulare mobili al loro interno. La vera differenza rispetto al passato? La tappezzeria va usata con parsimonia.
Le nuove tappezzerie non sono certo come quelle che ancora si possono trovare nelle case dei nostri nonni; non conoscono limiti né in termini di prezzo né tanto meno, e soprattutto, quando si parla di materiali e fantasie proposte.
Dal TNT, cioè il tessuto non tessuto, alla cellulosa passando alla seta perché sì le carte da parati di ultima generazione sono realizzate in alcuni casi anche con fibre tessili naturali, ma ci sono anche il bambù, l’agave e il cotone. Per le zone poi particolarmente umide, come bagno e cucina, meglio orientarsi su quelle realizzate in fibra di vetro; cosa ancora più importante rispetto alla vecchia generazione è che sono resistenti e impermeabili e non lasciano aloni sulle pareti quando le si rimuove. Questo permette di giocare maggiormente con colori e disegni, con la possibilità di rinnovare gli ambienti di casa con maggiore facilità.
Ma su quale parete applicarle? Intanto è consigliabile scegliere pareti che siano più libere dalla presenza di mobilio, optare quindi per quelle che all’apparenza sembrano zone morte: nel living potrebbe essere la parete che fa da sfondo al divano, mentre in camera da letto quella dietro al materasso, nel salone invece si può lasciare un’intera parete libera da qualsiasi cosa e creare un quadro formato gigante da ammirare dal tavolo da pranzo.
Con i parati si può, come si anticipava, ormai giocare con fantasie infinite: per l’ingresso o zona living si potrebbe optare anche per una carta da parati monocolore, in cui l’effetto è dato soprattutto dal materiale di cui è composta, le fibre tessili sarebbero ben visibili e si andrebbe a creare un effetto sofisticato ma senza troppi eccessi.
In camera da letto spazio ai colori neutri o comunque quelli più rilassanti, anche in base allo stile della stanza e alla sua energia, si potrebbe optare per parati con disegni più o meno accentuati che permettano di riempire ma anche di esaltare alcuni elementi presenti.
Si può davvero giocare tanto, infine, in ambienti davvero più spogli e vuoti di mobili, come può essere la sala da pranzo o comunque la zona adibita ad ospitare il tavolo; qui via libera alla fantasia e parati dai disegni, o giochi geometrici, che più piacciono.
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