La Summer House è uno dei capolavori architettonici più incredibili che abbiamo mai visto: ci hanno anche girato un film.
Vi ricordate il film Ex Machina di Alex Garland, con protagonista anche una bravissima attrice come Alicia Vikander? La pellicola vinse il premio Oscar per i migliori effetti speciali e ottenne riconoscimenti e candidature in tutto il mondo. Merito anche di una delle location in cui venne girato, tra Valldal e il fiordo Sognefjord: qui si trova una casa che ha qualcosa di magico e incredibile, un capolavoro architettonico.
Vi abbiamo parlato della casa totalmente immersa in un bosco, in Spagna, ma quello che ha fatto lo studio Jensen & Skodvin Architects è addirittura più straordinario. Questa struttura abitativa, infatti, è incastonata nel fianco della montagna. Il sito era destinato a residenza estiva molti anni fa, ma per vari motivi non è stato venduto fino a qualche anno fa, precisano dallo studio di architettura.
Perché la Summer House è un vero e proprio capolavoro architettonico?
Anche questa casa è diventata famosa per merito della programmazione televisiva e on demand: molti di voi, infatti, ne hanno sentito parlare per merito di un episodio di “The world’s most extraordinary homes”, il format visibile su Netflix che ha ottenuto molto successo anche nel nostro Paese. Ogni struttura di questo tipo ha infatti una storia da raccontare e quella della Summer House non fa eccezione.
Si tratta di una storia che si sviluppa a stretto contatto con la natura incontaminata delle montagne norvegesi, tra la roccia e i fiordi. La casa è stata progettata e costruita senza smuovere nulla del paesaggio circostante o quasi, utilizzando solo macchinari leggeri. Al piano terra dell’abitazione, troviamo le sale comuni, con una parte della parete rocciosa che si estende all’interno del soggiorno.
Invece, tra i pini, al primo piano, ci sono le camere da letto, che offrono sole in diversi momenti della giornata. Poiché si è trattato di un’opera di difficile costruzione, lo studio di architetti ha lavorato non solo con Autocad, ma anche portando avanti degli schizzi fatti a mano. Sono stati soprattutto utilizzati bulloni forati direttamente nel substrato roccioso e pilastri in legno lamellare intagliati prima.
