I cd che non funzionano più non li buttare: questa idea per la casa è geniale

Come usare i cd che non funzionano più o che per vari motivi hai deciso di smaltire: l’idea geniale di un designer di fama mondiale.

cd rovinati
Non buttare i cd rovinati (Living.it)

L’invenzione del compact disc, così come noi lo conosciamo, risale a fine anni Settanta, mentre i primi pezzi venduti a uso commerciale – un album di musica lirica e uno pop – risalgono al 1982: l’anno dopo, la CBS manda alle stampe sedici album in CD e da allora il nuovo formato si diffonde in tutto il mondo. Nel 1985, sono poi i Dire Straits a vendere per primi un milione di pezzi nel mondo.

Più pratico di un’audiocassetta, con la possibilità di saltare da una traccia all’altra, e più economico del mitico vinile, a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, il compact disc ha di fatto fagocitato gli altri supporti per ascoltare musica. Non solo: divennero anche dei meccanismi di memorizzazione dati e il loro dominio sul pianeta sembrava essere incontrastato.

Che cosa ci faccio di tutti quei cd che praticamente non utilizzo più?

Boris Dennler cd
Cosa ha fatto il designer Boris Dennler coi cd inutilizzati (Living.it)

Invece, l’avvento e la proliferazione di tutta una serie di meccanismi di archiviazione addirittura più a basso costo e con una memoria fisica di gran lunga superiore hanno fatto sì che il mercato dei compact disc conoscesse una crisi: il ritorno al passato con audiocassette e vinili ha poi assestato un ulteriore colpo di grazia. Anche le problematicità riguardanti lentezza, qualità e sicurezza hanno fatto la loro parte.

Aggiungiamoci poi la questione della durata del supporto fisico e una nuova questione sorge: cosa fare di tutti quei compact disc rovinati, inutilizzati, da smaltire? Il designer Boris Dennler ha pensato a come dare una nuova vita a questi oggetti, trasformandoli in complementi d’arredo. Nell’epoca in cui una cruccia può essere trasformata, molto banalmente, in un portarotolo, il tema del riuso è sempre più interessante.

Il design sostenibile, insomma, diventa un tema di discussione e dare una seconda vita ai mobili è una priorità. Questa una delle ragioni che hanno spinto Boris Dennler a regalare anche ai compact disc una seconda chance: ne è nato un complemento d’arredo davvero pazzesco. Il designer infatti ha creato la “Compact Disc Chair”, composta da 887 CD e DVD deformati.

La struttura della sedia è stata data modificando i CD attraverso il calore, fissandoli poi ad un’anima di legno tramite viti e colla: da vent’anni, del resto, il designer di nazionalità svizzera si è concentrato sui materiali di riciclo. Ora ha fatto un passo in avanti e si è concentrato su quanto facilmente deformabile possa essere la plastica, sperimentando tutto questo a diverse temperature. Il risultato finale ci lascia a bocca aperta.

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