Che cosa cambia a partire dal 2025 con i bonus per la casa: come intende modificarli il governo di Giorgia Meloni.
Il governo presieduto da Giorgia Meloni sta discutendo la prossima Manovra Finanziaria, con l’obiettivo di ridurre le spese attraverso la revisione di bonus e sconti fiscali. Si è aperta una polemica sull’Assegno Unico Universale, nonostante la promessa da parte della premier di non toccare la misura, ma in generale il clima è di incertezza sulle modifiche che questo governo vorrà attuare.
Chi investe oggi sul mercato immobiliare ha il diritto al rimborso IRPEF e per quanto ci è dato sapere, questa misura sembra un totem inviolabile dell’attuale esecutivo. Molte altre modifiche bollono in pentola e i tanti bonus come li abbiamo conosciuti in questi anni dovrebbero cambiare rotta. I bonus da sfruttare in casa legati all’ISEE medio-basso dovrebbero restare lì dove sono.
Quali novità sono previste dal governo Meloni rispetto ai bonus legati alla casa
In generale, alcuni bonus, come quello per il monopattino, sono considerati non più necessari e da tempo sono nel mirino del governo che non intende assolutamente rifinanziarli. Per quanto riguarda i bonus legati alla casa, le modifiche previste sono le più disparate: partiamo dal Superbonus, che scenderà dal 70% al 65%, e contestualmente il bonus ristrutturazione sarà ridotto dal 48% al 36% dal 2025.
Ecobonus, Sismabonus, bonus verde e bonus arredi non saranno prorogati per il 2025, anche questa una scelta che era nell’aria da diverso tempo e in ultimo il Governo potrebbe ridurre in modo lineare le detrazioni fiscali. Si tratta quasi sempre di supposizioni, anche in virtù di quelle che sono state le scelte fino a oggi, ma per saperne qualcosa in più dovremo aspettare la discussione finale sulla legge di bilancio.
Secondo alcuni quotidiani, notoriamente vicini al centrodestra al governo, nella manovra non sarebbero invece previsti tagli drastici rispetto ai bonus relativi alla casa. La manovra del governo Meloni non sarà una passeggiata e prevederebbe nuovi tagli per 12 miliardi di euro, come scrive anche La Verità, ma viene assicurato che verranno presi altrove e non dagli aiuti per le famiglie e per la casa.
Nel frattempo, il Fisco chiarisce che già a partire dal 2016, anche il convivente di fatto del proprietario o detentore di un immobile può beneficiare del Bonus Casa per le spese di ristrutturazione, se le sostiene personalmente. Questo è possibile anche senza un contratto di comodato, come avviene per i familiari conviventi e la detrazione è pari al 50% delle spese fino al 31 dicembre 2024.