Caffè, meglio quello fatto in casa (con la moka) o quello del bar? La verità su un argomento che divide da tempo gli italiani. Ma andiamo a scoprire adesso come stanno realmente le cose.
Uno dei tanti dilemmi che divide gli italiani nelle abitudini quotidiane è ancora una volta legata alla bevanda più diffusa nel nostro paese: ovviamente parliamo del caffè. Che consumiamo nel nostro paese in grandi quantità sin dalle prime ore del mattino quando facciamo colazione. Ci sono varie scuole di pensiero intorno sulla questione, tra chi pensa che bisogna per forza accompagnare a questa bevanda sempre un bicchiere d’acqua prima o dopo e chi pensa che invece se ne possa fare a meno.
Ma davvero sono tanti i dibattiti che contrappongono le abitudini di fronte al nostro amato caffè, che in tante città soprattutto del sud, è paragonabile quasi ad un culto con una preparazione meticolosa che parte dalla scelta della miscela all’aroma che arriva nella tazza.
Le varie scuole di pensiero sul caffè
Altro discorso di estrema attualità riguarda proprio il modo di bere il caffè e non solo per la consistenza, lungo o corto, ma anche per la contrapposizione tra chi lo preferisce in tazzina o bicchiere. Insomma, quando si tratta di qualcosa che piace davvero, ci sono sempre delle contrapposizioni da affrontare.
Una di quelle che difficilmente mette d’accordo gli italiani è sicuramente quella che fa emergere la differenza tra caffè fatto in casa e quindi prevalentemente con la moka e chi invece si dirige verso quello espresso, che si può prendere con una macchinetta dedicata con cialde o capsule ma molto meglio al bar. Le differenze in questo caso sono davvero parecchie (qui vi abbiamo parlato di una caffettiera particolare da avere sempre in casa).
E non sempre si riesce a mettere d’accordo chi propende per una versione e chi per l’altra, anche perché le differenze potrebbero apparire di poco conto, e invece sono davvero sostanziali.
E riguardano non solo il gusto del caffè ma anche la consistenza, con una versione che molto più dell’altra potrebbe far male alla salute in caso di eccessivo consumo ma anche per la “forza” della bevanda. Oltre che per la procedura che deve essere attenta e non da sbagliare.
Proviamo a fare chiarezza su questo tema, ben sapendo che si tratta alla fine anche di abitudini e gusti personali che difficilmente si potranno cambiare nelle persone.
Quale caffè è migliore? Quello fatto in casa o quello del bar
Partiamo da una differenza: il caffè fatto in casa, prevalentemente con la moka, ha bisogno di una procedura attenta che passa dal lavaggio di volta in volta di tutte le componenti della macchinetta alla perfetta dosatura tra miscela ed acqua. E’ ovvio che facendolo in casa poi si seguiranno delle procedure particolari, che vanno dalla presenza di zucchero al tipo di miscela.
Discorso diverso per quel che riguarda il caffè del bar, che di norma, seguendo un procedimento completamente diverso da quello della moka, appare più leggero e meno aggressivo di quello fatto in casa. Con una percentuale di caffeina che potrebbe in alcuni casi essere anche inferiore di parecchio a quello della moka.
In definitiva, possiamo dire che il caffè del bar può avere un gusto più raffinato e delicato rispetto a quello di casa e fare anche in proporzione meno male alla salute.
Inoltre il caffè con la moka di casa è soggetto a maggiori attenzioni, non solo per quel che riguarda la pulizia. Infatti bisogna stare attenti ogni qualvolta si prepara a non farlo bruciare, optando per una fiamma lenta e attendere che esca dalla caldaia con grande pazienza. Detto questo, siamo certi che in tanti rimarranno sulle loro posizioni iniziali, perché il caffè è una cosa seria e le abitudini non si cambiano.