L’Italia vanta dei luoghi di mare stupendi e delle acque cristalline, ma occhio ad alcune zone, ci sono anche mete inquinate: i rischi.
Come ogni anno, anche per l’estate 2024 milioni di persone si recheranno al mare per trascorrere le agognate vacanze. L’Italia, poi, è una delle mete turistiche più gettonate dai turisti di tutto il mondo, merito dei paesaggi incantevoli, del cibo squisito, della cultura e ovviamente del mare cristallino. Ci sono zone, sul nostro territorio, che non hanno nulla da invidiare ai paesi esotici.
Tra l’altro, sono sempre di più le Bandiere Blu assegnate ai litorali italiani, sintomo di un elevato benessere generale e di un buono stato di salute dei nostri mari. Tuttavia, non bisogna lasciarsi ingannare dalle classifiche. Alcune mete, anche molto gettonate, presentano dei punti a rischio. Secondo le ultime indagini, infatti, sarebbero diversi i tratti di costa italiana fortemente inquinati.
Le coste italiane più inquinate: occhio ad alcune mete molto gettonate. I rischi che si corrono
Nonostante i grandi sforzi che il paese intero sta compiendo per ridurre l’impatto inquinante, ancora la strada è lunga. Purtroppo, ci sono zone italiane ancora fortemente inquinate e che versano in pessime condizioni, per molteplici motivi. Ci sono territori dove l’acqua è contaminata, altri dove l’aria presenta una pessima qualità, e poi ci sono territori a forte rischio climatico.
Ovviamente, tra questi territori rientrano anche popolari mete marittime, che in estate sono prese d’assalto da milioni di turisti. In particolare, queste presentano un mare inquinato, pieno di microplastiche e di rifiuti in spiaggia. L’emergenza inquinamento, anche in Italia, è decisamente evidente, persino in alcune popolari località balneari.
Quando si parla di inquinamento, ci sono mille sfumature che bisogna considerare. Esistono tantissimi pericoli invisibili, che magari non si percepiscono “ad occhio”. Basti pensare alle microplastiche, che ormai hanno invaso l’intero pianeta e si trovano ovunque. Non le vediamo, ma ci sono, le ingeriamo anche. A tal proposito, ARPAT ha esaminato la qualità dei nostri mari.
I risultati dell’indagine di ARPAT sulla qualità dei nostri mari: cosa è emerso di preoccupante
Dalle recenti analisi sulle acque sono emerse delle criticità, con acque di mare fortemente contaminate. Coinvolte quasi tutte le regioni d’Italia, ma alcuni lidi sono stati addirittura chiusi al pubblico per motivi di sicurezza. In particolare, l’ARPAT ha segnalato un’emergenza in Toscana, in diversi punti balneabili. La valigia per le vacanze organizzata in maniera perfetta seguendo questi consigli.
In molti tratti di questa regione sono stati riscontrate contaminazioni batteriche. Il sistema fognario non ha retto alle incessanti piogge degli ultimi mesi, dunque la contaminazione, in questo caso è avvenuta per via delle anomali climatiche e della scarsa manutenzione delle strutture. Vacanze, prima di partire stacca questi elettrodomestici: evita brutte sorprese in bolletta.
Stessa situazione versano alcuni stabilimenti di Messina, dove l’Amministrazione ha vietato la balneazione in molte spiagge, sempre per problemi fognari. Anche in Liguria non siamo messi bene, con lo sversamento di sostanze chimiche e biologiche di vario genere. In particolare nei pressi di Genova la situazione è più critica.
Qui sono state rintracciate importanti colonie di batteri fecali e altri patogeni che possono rappresentare un rischio per la nostra salute. Anche in Campania sono stati rintracciati batteri appartenenti all’Escherichia Coli e altri enterococchi. Uno scenario preoccupante. Alga tossica sulle spiagge italiane: qui è meglio che non fai il bagno. Massima attenzione.