Dal soggiorno alla cucina il trend della casa del futuro è quello che vede la fusione di tecnologia ed ecologia, trema centrale anche dell’ultima Design Week milanese.
Il cambiamento climatico e la conseguente preoccupazione per il futuro stanno prendendo sopravvento anche nel mondo del design, in questi ultimi anni soprattutto come ha dimostrato la più recente Milano Design Week con un Fuorisalone completamente dedicato alla sostenibilità.
Ecologia che diventa il concetto principale per le case del futuro senza però dimenticare di strizzare l’occhio alla tecnologia capace comunque di aiutarci a salvare il pianeta che abitiamo. Sono sempre di più i marchi leader internazionali di settore che negli ultimi anni hanno deciso di implementare le nuove tecnologie e metterle a disposizioni delle case, unendo così tre confetti diventati fondamentali: tecnologia, appunto, ecologia e un occhio all’estetica.
Dai materiali utilizzati ai processi produttivi, così cambiano le case del futuro
Si tratta di una vera e forse improvvisa ossessione green che sta coinvolgendo architetti e designer da ogni parte del mondo, un bene soprattutto se si pensa che proprio loro sono considerate pedine fondamentali per il passaggio da un’economia lineare ad una circolare. E del resto sono loro che dettano le tendenze e a loro volta la necessità o meno di materiali piuttosto che altri. E se le parole d’ordine per le case del futuro spostandosi su temi come sostenibilità e tecnologia, queste due non solo si fondono per un risultato finale di tutto rispetto, ma cambia l’intera industria.
Per cambia l’intera industria si intende proprio che cambia l’intero processo produttivo, dalla scelta delle materie prime alla realizzazione dei rivestimenti. L’obiettivo per molti marchi è quello di realizzare rivestimenti applicabili in vario modo, dalle parete interne a quelle esterne per esempio, così come top su dettagli di falegnameria; in questo modo si crea il massimo impatto visivo con un minor utilizzo dei materiali.
Questo nei fatti si traduce in un totale cambio di rotta sulla filosofia di progettazione, per cui mobili come lampade ma anche gli elettrodomestici non si realizzano più solo per la loro funzione ed estetica nell’ambito domestico, ma vanno concretamente pensati e realizzati perché possano essere aggiustati, ricondizionati, riutilizzati magari anche in altro modo oltre che riciclabili.
Cambiano anche i colori
La parte estetica resta comunque importante, ma anche in fatto di colori i trend cambiano. Pur rimanendo in uso, le sfumature di grigi e il nero lasciano il passo a colori che si fanno più tenui e che ricordano i colori della natura. Le texure nella scelta dei mobili come per le pareti vogliono richiamare la purità e le sfumature che solo la natura sa regalare e, quindi, panna, terracotta, ma anche guscio d’uovo e sabbia diventano preminenti.