Grazie alla quattordicesima è in arrivo una mensilità extra per tantissimi italiani: ecco a chi spetta e quando viene erogata.
A breve tantissimi italiani riceveranno un importo extra grazie all’arrivo della quattordicesima. Di fatto, si tratta di un’erogazione aggiuntiva di stipendio che, a differenza della tredicesima, non spetta a tutti, ma dipende dai singoli contratti collettivi nazionali.
In generale possiamo dire che tra i beneficiari ci sono i lavoratori dipendenti di alcuni settori e i pensionati. Questi, però, devono rispettare dei requisiti di reddito ben precisi.
Gli aventi diritto se la vedranno quindi accreditare direttamente in busta paga o con il cedolino della pensione. Vediamo quindi nel dettaglio chi saranno i fortunati e quando arrivano i pagamenti.
Importo extra più goloso che mai: a chi spetta e quando viene pagata la quattordicesima
Secondo quanto previsto da alcuni contratti collettivi, nel corso dei prossimi mesi arriverà la cosiddetta quattordicesima. Generalmente questo importo extra viene accreditato tra giugno e luglio. Il suo ammontare non viene erogato ogni mese, ma matura mensilmente e viene pagato in unica soluzione secondo le scadenze previste dai singoli contratti collettivi.
L’importo dipende dalla somma dei singoli ratei che il dipendente matura per ogni mese in cui è in forza all’azienda. Il periodo di maturazione della quattordicesima va da luglio a giugno dell’anno successivo. Eccetto per i periodi che non lo prevedono. Nel concreto il valore della quattordicesima è pari alla retribuzione prevista per il mese di erogazione. Per esempio, se l’importo è liquidato a giugno, la quattordicesima sarà pari alla retribuzione di giugno.
Ma attenzione perché nel conteggio vengono considerati i mesi in cui il dipendente è stato in forza presso l’azienda, escluse le assenze che non consentono la maturazione della quattordicesima stessa. Vale a dire dunque le assenze non retribuite, le assenze ingiustificate, la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione, l’aspettativa non retribuita, il congedo parentale, la cassa integrazione pagata direttamente dall’Inps e lo sciopero.
Si ricorda che se nel contratto collettivo la quattordicesima non è prevista, l’azienda può comunque decidere di erogarla regolamentandola attraverso un apposito accordo interno.
La quattordicesima per i pensionati
Come abbiamo anticipato, pure alcuni pensionati hanno diritto alla quattordicesima. Anche in questo caso si tratta di una somma aggiuntiva che viene corrisposta dall’Inps a luglio o a dicembre di ogni anno. Per poterne beneficiare è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
- essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione Generale Obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della stessa, gestite da enti pubblici di previdenza obbligatoria;
- avere almeno 64 anni.
Inoltre spetta ai pensionati che hanno un reddito complessivo fino a due volte il trattamento minimo annuo del Fondo Lavoratori Dipendenti (dal 2017). Qualora il reddito complessivo individuale annuo risulti superiore a 1,5 volte o a 2 volte il trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della somma aggiuntiva spettante, l’importo della quattordicesima viene corrisposto fino a concorrenza del limite maggiorato.