Spesso si ha l’abitudine di lasciare fuori dal frigo qualche alimento per un po’ di tempo, nell’illusione che non accade niente di grave.
Ebbene, purtroppo non è così. A volte anche due ore fuori dalla refrigerazione può infatti deteriorare seriamente le caratteristiche di un alimento, rendendolo potenzialmente nocivo per la nostra salute. Ma quali sono i prodotti insospettabili che tutti noi abbiamo lasciato per un po’ di tempo fuori dal frigo e che invece dovremmo cercare di trattare con un po’ più di consapevolezza?
Oggi cominciamo con due must della cucina italiana: la pasta e il riso. Per quale motivo non bisognerebbe mai lasciarli fuori dal frigo per più di due ore?
Perché non devi lasciare pasta e riso fuori dal frigo per troppo tempo
In generale, più passa il tempo della permanenza della pasta e del riso fuori dal frigo, e più questi alimenti potrebbero riempirsi di cereulide, una molecola tossica prodotta da un batterio che si chiama bacillus cereus. Se la molecola tossica inizia ad accumularsi in quantità consistenti nell’alimento, i risultati sul nostro organismo sono particolarmente deleteri.
Di fatti, non occorrerà attendere troppo tempo prima che si avverta una sensazione di nausea e che sopraggiunga il vomito e la diarrea.
Fortunatamente, i disagi così manifestati, anche se possono compromettere la qualità della vita nei frangenti successivi all’ingestione degli alimenti compromessi, sono transitori. Di norma si può ritornare alla normalità nell’arco di una giornata, senza utilizzare farmaci, rendendo così questa esperienza uno spiacevole ricordo.
Per agevolare il superamento di questa fase così delicata è sempre opportuno bere molti liquidi e reintegrarsi con dei sali (nella proporzione di 7 grammi di sale per litro). E per evitare che ti venga di nuovo? È molto semplice: metti subito in frigo gli alimenti, evitando di dare del tempo utile a questo batterio di formarsi, con una temperatura inferiore ai 4 gradi.
Se poi il problema insorge dopo che hai mangiato al ristorante, ricordati che puoi informare il tuo medico e i servizi di igiene alimentare che, se lo riterranno necessario, faranno dei controlli sul locale “incriminato”.
