Il contratto d’affitto può essere interrotto ma pochissimi lo sanno, approfitta

Vincoli economici, burocratici e legali: il contratto d’affitto può spesso essere inteso come un capestro, ma può essere anche interrotto.

La risoluzione anticipata di un contratto d’affitto è una questione delicata che coinvolge vari aspetti legali e burocratici. L’accordo stipulato fra locatore (chi concede la casa in affitto) e locatario (che paga il canone per abitarla) è garantito attraverso obblighi di durata e diversi oneri. Condizioni apparentemente ineludibili che coinvolgono tanto il locatore quanto del locatario. Ciò che pochi sanno è che il contratto d’affitto, per quanto vincolante formalmente, può sempre essere interrotto.

Come interrompere un contratto d'affitto
Rompere un contratto d’affitto senza penali: si fa così – living.it

Prendendo una casa in affitto l’affittuario si impegna in un contratto di locazione con il proprietario dell’immobile, ovvero il locatario. Accetta quindi di corrispondere al proprietario un canone mensile per l’utilizzo del bene per una durata ben precisa.

Il vincolo temporale va inteso come una doppia garanzia. Il proprietario riesce infatti a ottenere un impegno economico da parte dell’inquilino per tutto il periodo previsto dal contratto. Il locatario, invece, ottiene che il bene concessogli non gli sia tolto prima del previsto.

Tutti gli accordi umani non sono immuni a crisi e ripensamenti. E ci sono vari motivi che possono spingere il locatore o il locatario a voler interrompere il contratto. Il contratto d’affitto può essere interrotto da entrambi. Bisogna però rispettare i tempi di preavviso previsti dal contratto e scegliere una comunicazione chiara e limpida. In caso contrario, potrebbero scattare denunce e penali.

Così il contratto d’affitto può essere interrotto: come muoversi

Quindi, sia locatore che locatario hanno il diritto di interrompere il contratto in qualsiasi momento, ma solo se tra i due termini c’è comune accordo. Dal punto di vista burocratico è fondamentale comunicare la risoluzione all’Agenzia delle Entrate tramite il modello RLI, versando poi un’imposta di registro di 67 euro.

Come interrompere subito il contratto d'affitto
Lasciare una casa in affitto in anticipo: così il contratto può essere interrotto – living.it

Qualora questo passaggio venisse saltato o ignorato, l’Agenzia delle Entrate potrebbe considerare l’immobile ancora affittato e richiedere di conseguenza tasse per un reddito corrispondente a quanto dichiarato nel contratto di locazione.

Il contratto d’affitto può essere interrotto senza un lungo preavviso per gravi motivi, che vanno spiegati nella lettera di preavviso. Per esempio la necessità di trasferirsi per lavoro, la difficoltà oggettiva di corrispondere il canone, l’esigenza di un immobile diverso (magari la famiglia si è allargata, o ridotta).

Di norma, è sempre richiesto un preavviso di almeno sei mesi. Tale fattispecie è detta recesso anticipato del contratto. Se invece i motivi oltre che gravi sono irrisolvibili, la legge permette un’interruzione quasi immediata dell’accordo. Ciò può però dipendere solo da un evento straordinario e imprevedibile, un fatto che renda per esempio eccessivamente costosa la prestazione per il locatario.

Succede raramente. Per esempio quando dei territori sono colpiti da calamità naturali. Anche il locatario può chiedere che il contratto venga sciolto. Potrebbe richiedere l’interruzione del contratto per destinare l’immobile a dei familiari, perché l’affittuario non paga regolarmente l’affitto o per il mancato pagamento delle spese condominiali. Anche l’inquilino ha però diritto a interrompere il contratto se il proprietario non rispetta gli obblighi previsti dall’accordo.

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