Perché si paga di più il mutuo per l’acquisto della seconda casa? Vi sono diversi fattori che fanno salire sensibilmente i costi.
Le condizioni bancarie e fiscali per un mutuo sulla seconda casa sono diverse rispetto a quelle per la prima casa. E questo è un dato di fatto. Ma ci siamo mai chiesti perché? È importante valutare attentamente tutti i costi e i benefici coinvolti prima di procedere con l’acquisto di una seconda proprietà, soprattutto se l’obiettivo è di natura speculativa.
Se ci si trova ad esaminare la possibilità di investire in una seconda residenza o di acquistarla per trascorrervi le vacanze, è probabile che ci si trovi di fronte alla necessità di ottenere un nuovo mutuo. L’iter per ottenere questo tipo di finanziamento è simile a quello richiesto per un mutuo per la “prima casa”, ma ci sono alcune differenze significative nelle regole e nei costi da considerare. Ecco perché.
Perché il mutuo sulla seconda casa costa di più?
A voler dare una spiegazione sintetica possiamo dire, con una frase, che questo avviene perché una seconda casa non è considerata un bene di prima necessità e, di conseguenza, non si può usufruire di alcune agevolazioni fiscali. Inoltre, i costi associati al finanziamento sono generalmente più elevati e può essere più difficile ottenere l’approvazione del prestito.
Quando si desidera acquistare una “prima casa”, le banche tendono ad essere più disponibili nel concedere il finanziamento. Tuttavia, quando si tratta di un secondo mutuo, le condizioni diventano più restrittive. Soprattutto se il richiedente ha già un mutuo in corso. L’importo del capitale erogato solitamente si attesta intorno al 60% del valore dell’immobile, rispetto all’80% applicato per la “prima casa”, a causa del maggior rischio di insolvenza del debitore.
Inoltre, di solito la durata del finanziamento è inferiore. Non si superano mai i 30 anni, rispetto ai 40 anni che possono essere concessi per una prima casa. Crescono anche i tassi di interesse per via degli spread applicati dagli istituti bancari. Nettamente meno vantaggiosi rispetto alla prima casa.
Da considerare, poi, che le polizze assicurative sono quasi sempre più costose, sebbene non sia una regola fissa. Ma a pesare, soprattutto, c’è il fatto che il mutuo per la seconda casa non può godere di agevolazioni fiscali applicate alla prima casa. Si pensi alle detrazioni fiscali o l’imposta sostitutiva del mutuo.
Per quanto riguarda le imposte da pagare all’atto dell’acquisto, l’imposta di registro varia a seconda che si tratti di una prima o di una seconda casa. Se la compravendita avviene tra privati, l’imposta di registro è pari al 2% del valore catastale per la prima casa e al 9% per la seconda. Se il venditore è una società, si pagherà l’IVA al 4% per la prima casa e al 10% per la seconda.